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Nulla di cui vergognarci!

 

Già che c’è, Claudio Lotito potrebbe rivolgersi al tribunale dell’AIA (non a caso) e chiedere direttamente il 3-0 a tavolino, perché mi sembra onestamente poco rivolgersi alla Procura per chiedere la ripetizione della partita

 

Già che c’è, Claudio Lotito potrebbe rivolgersi al tribunale dell’AIA (non a caso) e chiedere direttamente il 3-0 a tavolino, perché mi sembra onestamente poco rivolgersi alla Procura per chiedere la ripetizione della partita.

 

È veramente incredibile! La levata di scudi contro l’arbitro e contro alcuni dei nostri (Pulisic in particolare) ha fatto passare la nostra vittoria come se avessimo rubato la partita, come se ci dovessimo vergognare di quello che è successo in campo, come se la sconfitta della Lazio sia da imputare esclusivamente a Di Bello. Sì, proprio Di Bello, quello che al fischio finale di Milan-Atalanta di Coppa Italia ha pronunciato due volte la frase “andate a casa” rivolta ai nostri giocatori. Nessuno che abbia avuto il coraggio (perché di media asserviti parliamo) di andare a guardare episodio per episodio e dire veramente quanto l’arbitro abbia inciso sul risultato. Un rigore inesistente, un rosso a Pellegrini ineccepibile a norma di regolamento (magari è stato un vero fesso il laziale nel non buttare la palla fuori), un rosso diretto a Marusic sicuramente per una frase ingiuriosa, ed un altro per una reazione scomposta e da frustrato ai danni di Pulisic.

 

In mezzo una gomitata di Hysaj da espulsione, ed un gol annullato a Leao per un fuorigioco allucinante. Ed allora? L’arbitro avrà avuto il demerito di aver perso la gestione della partita nei nervosissimi minuti finali di gara, ma non si può certo dire che per una colossale ingenuità di un giocatore laziale il Milan abbia rubato la partita. Probabilmente i rossoneri, per come hanno giocato, non avrebbero meritato di vincerla questa gara, ma può rientrare nelle dinamiche di questo sport vincere gare in serate dove non hai certo giocato al meglio delle tue possibilità (così come vale il contrario, vedi la gara della settimana prima con l’Atalanta). Ciò che scoccia e fa girare le scatole è questa stampa tutta allineata che spara della merda sulla nostra squadra e su alcuni giocatori, senza che, tra l’altro, nessuno senta il dovere di intervenire e di far sentire la voce del nostro club! Ed allora sapete cosa vi dico? Siamo talmente bistrattati e subiamo nel silenzio generale dei torti arbitrali a domeniche alterne, che quando vinciamo in questo modo io sono contento! La narrativa che si è creata intorno alla nostra squadra (anche da parte dei nostri tifosi, che quando subiamo dei torti arbitrali dobbiamo stare zitti e pensare solo ai nostri limiti ed alle nostre carenze) rende ancora più goduriose le poche volte in cui vinciamo partite discusse come quelle dell’altra sera. E provo ribrezzo nel vedere presidenti o dirigenti avversari andare davanti alle telecamere e lanciare accuse spropositate contro il Milan quando succede qualcosa nei loro confronti ed invece si sentono in dovere di stare zitti e sùbire in silenzio quando gli capita contro altri (ed ogni riferimento al presidente genoano Zangrillo è del tutto voluto). Non ci siamo abituati e probabilmente ce la faranno anche pagare più avanti, ma noi nelle nostre vittorie non abbiamo nulla di cui vergognarci!

 


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