pioli trevisani

 

Lo sciagurato Stefano

 

Nonostante la "lezione di tifo" di Riccardo Trevisani, i fatti stanno purtroppo dando ragione ai milanisti che usano i social

 

Un autorevole giornalista di Mediaset era stato chiaro in più occasioni: i tifosi del Milan devono solo ringraziare Stefano Pioli perché li ha presi dopo anni ed anni di mediocrità e li ha riportati in Champions, gli ha fatto vincere uno scudetto e gli ha fatto giocare una semifinale di Champions League. Noi milanisti che, sui social, ci siamo permessi di criticare Pioli, siamo stati persino definiti stupidi dal prode giornalista di Mediaset. Ora la questione è molto semplice: troppo facile mettere assieme cioccolato e materia organica.

 

Non si possono equiparare quelle persone che, sui social, attaccano il tecnico del Milan per ragioni di campo a persone che, sempre sui social, offendono l'uomo Stefano Pioli. Riccardo Trevisani nella sua analisi ha confuso, più o meno volutamente, il tifo social con il becerume social. E questo, mi spiace, ma è inaccettabile. Chiunque offenda una persona (presidente, allenatore, giocatore e quant'altro) dà l'esatta dimensione della propria assenza di argomenti, oltreché della propria maleducazione e dell'incapacità di rispettare gli altri. Ma i tifosi milanisti sui social sono anche tanto altro. C'è analisi, confronto, dibattito, discussione, ponderazione di tanti elementi, polemica. Ma tutto questo è il sale del calcio.

 

Vengo comunque al punto. Personalmente. come tanti altri, non contesto Pioli per partito preso. Gli riconosco grandissimi meriti sino al 22 maggio 2022, giorno in cui il Milan ha festeggiato il 19esimo scudetto. Dopo lo scudetto la squadra è molto cambiata. Dall'undici titolare sono usciti Kessiè, Tonali, Saelemekers e Krunic. Tutti giocatori molto bravi nel dare intensità al gioco, bravissimi nell'aggressione senza palla. Al loro posto sono entrati Rejinders, Adli (o Bennacer), Pulisic e Loftus Cheek: è, in sostanza, aumentata la qualità ed è diminuita l'intensità. Il tecnico avrebbe dovuto capire che questa squadra per fare bene deve fare un calcio diverso dal Milan 2020-22: baricentro più basso, maggior possesso palla, minore esasperazione dell'uomo contro uomo.

 

E invece, da quasi 2 anni, Pioli continua a voler imporre il calcio del Milan 2020-22 ad una squadra che ha caratteristiche diverse. Da qui nascono i problemi di equilibri fra i reparti e un numero di gol subiti (31, undicesima difesa del campionato) che fa rabbrividire persino i più fervidi seguaci di Zeman. Noi milanisti che sui social ci permettiamo di criticare Pioli abbiamo questa posizione e la difendiamo perché è frutto di analisi dettagliate e di idee molto precise. Sarebbe bello se questa posizione potesse essere rispettata, non per forza condivisa, senza dover essere oggetto di lezioni di tifo da chi riduce la storia rossonera al segmento 2014-2020. Per noi l'atteggiamento di Pioli lo porta a succedere a Calloni sul trono dello sciagurato. Da Egidio a Stefano. Il primo divenne celebre per i gol sbagliati, il secondo sta diventando famoso per i gol subiti.


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