Si festeggiava nella giornata di ieri il dodicesimo anniversario del gol di Muntari, uno dei più grandi scandali del calcio italiano. Quel giorno, uno stadio intero festeggiò un gol che tutti videro ad eccezione di Tagliavento e dei suoi collaboratori che, anzi, non assegnando il 2-0 al Milan, consentirono alla Juventus di partire in contropiede e solo un bell'intervento di Abbiati consentì alla squadra rossonera di mantenere la porta inviolata. La partita finì 1-1, con grande rammarico per il Milan che vide sfumare uno scudetto che, probabilmente, avrebbe cambiato la sua storia e quella dei successivi campionati. Ogni anno, il 25 febbraio, per tutti i milanisti è una data che ricorda inevitabilmente una delle vergogne più grandi della storia, al pari del Bentegodi del 1973 e dell'esibizione cinematografica di Lo Bello nel 1990.

 

Ieri sera, l'arbitro Orsato, forse colpito da cotanto anniversario, ha pensato bene di regalare, con l'ausilio del signor Irrati al VAR, una perla sensazionale: un rigore per tocco di Giroud sulla spalla di Holm. In campo non se n'era accorto nessuno, ad eccezione del difensore dell'Atalanta che, toccato da Giroud, aveva pensato bene di buttarsi a terra nel tentativo maldestro di simulare un colpo in faccia che assolutamente non c'era stato. E così Orsato, giunto al monitor, invece di sanzionare l'antisportività di Holm con un doveroso cartellino giallo, ha assegnato il rigore all'Atalanta che ha rovinato così una delle migliori prestazioni stagionali del Milan.

 

Il problema non sono i due punti che mancano alla classifica rossonera. Il problema è che in questo modo nel calcio si scegli di utilizzare il VAR per una ragione completamente opposta a quella, sacrosanta, che ha portato alla sua istituzione. Il VAR, così, viene utilizzato per favorire i furbi e i giocatori che simulano un fallo che non c'è stato e per danneggiare la squadra che li affronta sul campo. Si premia l'antisportività e questo francamente non è accettabile. Noi milanisti, nella storia, ne abbiamo subite tante ma certi episodi continuano a toglierci la gioia per questo gioco. Se poi per i vertici arbitrali va tutto bene e Orsato ha fatto bene ad assegnare quel rigore, quel senso di frustrazione si trasforma subito in senso di impotenza.