mino raiola

 

Mino e il miglio verde

 

Sta perdendo il controllo; le sue dichiarazioni belluine ormai fanno sorridere, divertono. Sempre più numerosi i giocatori che non cedono alle sue lusinghe

 

Dato che non sono più giovanissimo (ma nemmeno giovane; anzi, sono un vecchio, diciamolo pure. Digiamolo! (cit.)), mi sento autorizzato a scrivere stronzate.

Torniamo indietro di qualche decennio però. Dunque; parliamo degli anni '80. Alle superiori si andava in gita, sempre in Italia tra l'altro: Firenze, Venezia, Pisa, Genova etc...: le solite mete di sempre insomma. Il viaggio lo si faceva in pullman e ci si portava appresso i mangiacassette (o mangianastri, che dir si voglia) con le batterie per ascoltare un po' di musica. Ovviamente, siccome si era adolescenti un po' teste di cazzo con la voglia di fare casino e dimostrarsi 'fighi', si ascoltava o musica vera e propria (Vasco soprattutto, piaccia o meno: 'E' andata a casa con il negro la troia' era un must che si cantava a squarciagola) o brani di quelli che i genitori non dovevano sapere che si conoscevano, tipo quelli degli Squallor. La più gettonata era 'Berta', un pezzo del 1977 che però era, ed è, senza tempo. Ma gli Squallor furono autori anche di una specie di saga, quella di Pierpaolo, un figlio rompicoglioni che ricattava il padre e si faceva mantenere facendo la bella vita in giro per il mondo. Famosissime le sue telefonate al genitore, durante le quali raccontava le sue avventure e, soprattutto, reclamava soldi, tanti soldi, altrimenti 'ne potrei parlare con dei miei amici, quelli di Novella 3000'. Esilaranti gli scambi di battute e le ingiurie a Formentina, la tata di 'Casa Cardani Bofini Vatti Falli Curlo' (cognome che poi cambiava ad ogni telefonata).

Come detto, Pierpaolo era un viziato particolarmente petulante, molto esigente e sinceramente pesante e pressante ma spassosissimo.

Veniamo al dunque: perché parlo di Pierpaolo? Perché mi ricorda tal Mino Raiola che non perde occasione per frantumarci gli zebedei con dichiarazioni passivo-aggressive che puntualmente ogni settimana i tabloid riportano in maniera servile per attrarre click che portano soldi.

Quando leggo che Raiola ha esternato il suo pensiero (riesce difficile credere che ne abbia uno ma teniamola per buona) immediatamente, come un riflesso condizionato, mi immagino l'italolandese che percorre il miglio verde.

Per chi non lo sapesse, il miglio verde è l'appellativo con cui viene definito il corridoio che nel romanzo di Stephen King, intitolato proprio 'Il miglio verde', conduce alla stanza con la sedia elettrica, meta ultima dei condannati a morte. Generalmente è chiamato 'L'ultimo miglio' ma nel thriller di King, nel carcere di Cold Mountain, essendo il pavimento di color verde, ecco il nome 'il miglio verde'.

Ebbene, Raiola dà l'idea di essere lì, con le catene ai polsi e ai piedi, che si trascina sferragliando, percorrendo il corridoio verde, l'ultimo miglio.

Annaspa, il Mino; il suo unico obbiettivo è sì fare palanche (credo lo sia per tutti) ma ha due fissazioni che lo stanno consumando: il Milan e Balotelli. La vicenda Donnarumma-Milan lo sfianca perché non accetta l'idea che un ragazzo possa dire no a montagne di soldi per 'accontentarsi' (si fa per dire...) della 'miseria' che gli passa il Milan. E Balotelli, da lui ritenuto un fuoriclasse di livello planetario? Non riesce a piazzarlo a qualche big e semplicemente per il fatto che le big diffidano di ragazzi, diciamo così, problematici; lo pompa, lo innalza, ne decanta le lodi ma Balotelli è Balotelli un ottimo giocatore che sa fare il suo lavoro, cioè i gol, ma che crea più problemi di quelli che risolve.

Quest'anno poi c'è all'orizzonte la grana Pogba; Mou si è accorto che Pogba non è quel genio del pallone che si credeva ed ora lo tiene in panca facendo giocare al suo posto un ragazzino. Ma, conoscendo il tecnico portoghese, è assai probabile che non lo faccia giocare anche un po' per ripicca contro le affermazioni proprio di Raiola, che sta soffiando sul fuoco per ottenere un congruo adeguamento dell'ingaggio dell'ex juventino.

Siete mai andati a dare un'occhiata sulla pagina di Mino Raiola su Transfermarkt? Lì sono elencati tutti i giocatori della scuderia del procuratore: Pogba è in cima alla lista, seguono Lukaku, Verratti (70mln...), Gigio, Mkhitaryan, Matuidi e Balotelli, che vale quanto Jack Bonaventura. Poi, via via tutti gli altri. Ma ci sono alcuni nomi interessanti e non sempre per il valore intrinseco del giocatore: Niang, Ely, Salamon ('Il nuovo Baresi!'), Mattioni, Mastour... Non vi dicono niente? Rodrigo Ely, disastroso difensore che Mihajlovic fece giocare un paio di volte per poi liberarsene, arrivò a 'zero' ma a bilancio era iscritto a 8mln. Ecco, quegli otto milioni sono commissioni... Quello stesso anno, Alessio Romagnoli fu acquistato per 25mln ma a bilancio la voce a lui corrispondente diceva 25,2mln; se si fosse usato il medesimo metro, Alessio sarebbe dovuto arrivare al Milan per 200mln! La differenza sta nel fatto che Romagnoli non fa parte della scuderia Raiola. Felipe Mattioni arrivò al Milan nel gennaio del 2009 in prestito con diritto di riscatto fissato a 6mln firmando un contratto di quattro anni e mezzo. Non venne riscattato, passò quindi al Maiorca che, nel 2010, dichiarò di averlo riscattato definitivamente. Qui scese in campo Raiola che considerò nullo tale riscatto per via di ritardi rispetto ai termini contrattuali. Felipe passò quindi all'Espanyol dove si fermò 5 anni ma di fatto giocando pochissimo per via di due seri infortuni ai legamenti delle ginocchia. Nel 2015 vola all'Everton che immediatamente lo gira al Doncaster Rovers. Ora è al Veranopolis, nella B brasiliana. Il prezzo del suo cartellino ora è circa 500mila euro.

Se osserviamo attentamente, tutti i giocatori di Raiola hanno sempre creato grattacapi ovunque siano andati. Prendete Mastour, ad esempio, oppure lo stesso Lukaku o Verratti, con la telenovela dell'estate scorsa quando voleva andare al Barcellona; Salamon, 26 anni, ha fatto Brescia, Foggia, poi ancora Brescia, Milan, Sampdoria, Pescara, ancora Samp, Cagliari, Spal e a giugno tornerà a Cagliari. Nemmeno una banconota da 5 euro gira così tanto. Lukaku, 24 anni, dopo la trafila delle giovanili in Belgio, passò dall'Anderlecht al Chelsea, dai Blues al WBA, dal WBA al Chelsea, dal Chelsea all'Everton, dall'Everton al Chelsea, dal Chelsea all'Everton per 35mln e dall'Everton allo United per 85. Niente male per un 'ragazzino' di appena 24 anni. Di questo passo, a 30 anni avrà girato mezzo mondo.

Inutile poi dilungarsi con Balotelli e Ibrahimovic, veri e propri pozzi senza fondo per Mino. Balo è stato talmente munto da Mino che il suo ultimo trasferimento al Nizza è avvenuto addirittura a titolo gratuito; ed ora Raiola va in giro a dire che vale 100mln. Pazzesco.

Già molti giocatori lo schifano (ultimi Belotti, Romagnoli e Cutrone) e non manca poi molto a che altri seguano il loro esempio; ma fino a quando ci saranno giornalisti che gli piazzeranno il microfono davanti alla bocca, lui seguiterà a parlare e a dire fesserie intinte nel veleno.

Ha creato un ambiende ostile, violende, c'è poco da fare. Dobbiamo mettere un fino a questa situazione.

 

 

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