Le Rondini

 

Ho votato per quella palla sgonfia

 

Per una volta il calcio mi fa sentire quello che vorrei essere...

 

 

Ciao amici. Che settimane.... giornate piene.Quanta emozione in una miriade di cose. Ma quant' è bella la vita. E quanto è bella quella palla che rotola spesso senza direzione. E che noi inseguiamo, ormai quasi solo dalla tv. Gli stadi sono inibiti a noi sessantenni...e chi tiene botta lo fa a dei prezzi furiosi. Il marzo 2018 passerà alla storia. Non so e temo forse no... se per l'ondata di inaspettata reazione di un popolo spremuto che con una valanga di voti ha detto una cosa sola: non so cosa cè davanti a noi, non so cosa ne farò, ma so cosa cè stato dietro. Ecco quella cosa non la voglio più. Quello che accadrà non è e non potrà essere una delusione, perchè nulla sarà come prima. E' l'unica certezza. 

Ma non è l'oggetto del mio ragliare il voto del 4 marzo. Nella notte che lo precede si ferma il cuore di Davide Astori. Tutti hanno scritto tutto, non lo farò io. Io voglio solo dire che non si era mai vista una reazione di questo tipo per nessun calciatore lasciato sul campo. Quando quella mattina hanno sospeso i campionati, nel vuoto della mia macchina (.. e della mia testa) ho anche pensato che fosse la solita scorciatoia all'italiana. Il passar delle ore mi ha contagiato e mi ha fatto ricredere. Vero è che il dolore si trasmette e quindi può essere che le lacrime escano da un muscolo e non dal cuore. Ma la reazione è stata spettacolare. Di lui nulla sapevo e nemmeno dopo ho indagato. Mi interessa di più cosa pensa chi l'ha conosciuto. Atleti che dall'altra parte del mondo, dopo pochi mesi con lui, lo piangono. Con una disperazione pulita che ti lascia lì. Vuol dire. E tanto per uno come me che ha sempre provato a giudicare gli amici dagli amici che frequenta e che sente suoi. In sostanza se esci con Bobo Vieri, con Balotelli, con Matteo Renzi, con Lotito .. io non posso essere tuo amico. Mi piace far così, si sbaglia meno. Ed allora quà il passar delle ore mi ha preso, senza lacrime ma con tanta curiosità di allargare. Allargare al perchè il calcio, con i suoi mille tumori, è ancora capace di andare li, dove lo porta il cuore. Mentre il resto del mondo quegli angoli non li conosce più.

L'effetto dirompente del caso Astori non ha toccato questi livelli mai. Dalla morte di Renato Curi a Perugia 40 anni fa.. alla morte di Morosini a Livorno 5/6 anni fa... il mondo dello sport si è concesso a delle favole lette in modo diverso e con lacrime diverse. Non so se è solo la qualità di chi è colpito, ma spero incida perchè la glorificazione del morto a prescindere non mi aggrada. Il peso umano del giocatore viola è forse maggiore, forse ora i social danno modo di aplificare anche i lutti oltre a qualche milione di cazzate. In mezzo secolo di calcio i morti inopportuni dentro e fuori sono decine. Alla rinfusa e senza ricerca ricordo Paparelli, laziale ucciso con un petardo partito dalla curva della Roma. Ricordo Spagnuolo fatto secco da una coltellata prima di Genoa-Milan. I 2 ragazzini della Juve Primavera annegati per recuperare un pallone in un laghetto a Vinovo. E poi ci sono le stragi ... Superga ...Heysel ... passando per il dolore mai sopito dell'assurda morte di Gigi Meroni per le strade di Torino. Mezzo secolo fa. Mamma mia. Ognuno avrebbe da aggiungerne decine, con effetti collaterali, a volte infiniti. Eppure il mondo del calcio a volte si immerge nella sua merda e riesce ad urlare ..."39 motivi per essere felici" riferito ai 39 juventini morti all'Heysel. "Uno.. dieci .. cento .. Superga" eccetera eccetera. Ma anche così, pensavo mentre ascoltavo la straziante canzone di Lucio Dalla in memoria di Astori allo stadio di Reggio Emilia,.. anche così quella palla di merda e quel mondo spesso di merda è meglio del mondo reale. Si.... e lo dico a me che tante volte ho bestemmiato amici e nemici.. città avversarie.. presidenti da odiare ... rigori non dati e certo.. anche arbitri.. come domenica proprio a Reggio Emilia pochi minuti dopo le lacrime, dove un arbitro scriteriato e rincoglionito (speriamo e non in mala fede come invece credo) sotto il diluvio ti trascina all'insulto. Tanto inadeguato e fuori dalla logica. 

Eppure anche così, quando perdi la testa per un rigore sbagliato o per un fallo .. e cominci ad augurare tutto all'autore... anche così il calcio e noi che non possiamo fare senza siamo migliori. Non solo perchè produciamo effetti collaterali in grado di unire interisti e milanisti.. e perfino fiorentini e juventini ... perchè dentro di noi vedere Chiellini o Buffon in sincere lacrime per l'avversario /amico morto fa scoppiare di commozione ed un pò più di stima. E crea in fondo lo stesso clima che viviamo ai funerali della mamma quando arriva il tuo amico del cuore che non riesce a trattenere la disperazione. Quanto e più di te. E ritrovarmi inconsuetamente a stimare queste cose, per una volta, non mi fa sentire più vecchio, ma solo quello che voglio essere. E mi fa stimare il mondo maledetto del football, non permettendo per un pò a nessuno di parlarne male. Sapendo che già fra un ora manderò a fare in culo l'arbitro per il decimo rigore contro subito dalla Spal.. o insulterò D'Ambrosio al decimo calcione dato a chi gli passa accanto. Ma nel mio intimo so... ma già lo sapevo ... che noi siamo quelli che poi si fermano, guardano il cielo e...

"Vorrei entrare dentro i fili di una radio e volare sopra i tetti delle città, incontrare le espressioni dialettali. Mescolarmi con l'odore del caffè, fermarmi sul naso dei vecchi mentre leggono i giornali. E con la polvere dei sogni VOLARE e VOLARE. Al fresco delle stelle, anche più in là. Vorrei girare il cielo come le rondini... ed ogni tanto fermarmi quà e là. Vorrei capire insimma che cosa è l'amore. Dov'è che si prende , dov'è che si da. SOGNI ,TU SOGNI NEL CIELO DEI SOGNI"

Sono le parole di Lucio Dalla che gli stadi hanno mandato nel minuto di silenzio. Ci siamo tutti riconosciuti. Siamo tutti stati bene, anche sotto il diluvio che accompagnava sto mondo strano. Sono le note che consentono anche a me di vivere ridendo una vigilia strana, che mai avrei creduto di vivere. Sabato sera.. a Ferrara. nel nostro piccolo ma adorabile "catino" la Spal ospita la Juve. Ricevo decine di messaggi .. "e adesso come la metti, per chi cazzo tifi ?". Vi deludo e purtroppo un pò mi deludete. Chi conosce come sto la notte quando non dormo sa per chi tiferò, sa che un conto è la mamma .. un conto è la moglie.. La mamma non si tradisce mai mai .. la moglie quasi sempre.. la mamma è povera.. la moglie spesso è ricca e ti manda a fanculo ... la mamma è l'osteria a basso costo .. la moglie è il il ristorante in centro a Bologna... la mamma la conosci dal primo giorno... poi magari vai in vacanza con la moglie, ma non vedi l'ora di tornare a casa per baciartela...la mamma.

Che la mamma sia la Spal.. che la moglie sia la Juve decidete voi, ma che questo nostro mondo sia migliore dei mostri e de ladri che popolano l'atro mondo, quello fuori dalla pelota è la certezza che mi porto dentro, da condicìdere con amici e sconosciuti. In una curva, in una casa piena di odori buoni e di ricordi. E se poi al novantesimo Mirco Antenucci dovesse mai ...

 

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