guido rossi

 

A Guido quel che è di Guido

 

Un falso storico per addolcire la storia di una vita

Mi è capitato di leggere su Il Giornale a firma Davide Pisoni:
"Cambiano i proprietari, cambiano i giocatori, cambiano gli allenatori. Ma l'Inter post Triplete è sempre la stessa. Dopo tre patron, da Moratti a Thohir fino a Zhang Jindong; una miriade di calciatori comprati e ceduti; undici tecnici in panchina. Il tutto in sette anni, ma il risultato non cambia. A un certo punto della stagione il club nerazzurro si avvita su sé stesso".
Un paio di mesi fa, il giornale di partito (Gazzetta dello Sport), chiedeva a Moratti: "Il paragone con Mourinho ci può stare?". E lui, sicuro rispondeva: "In effetti Spalletti entra nella testa dei giocatori come faceva il portoghese. E concretizza la fiducia reciproca, che poi si propaga e rende più tranquillo tutto l’ambiente".
Chissà se a distanza di due mesi, la pensa ancora così... ma, a noi, interssa Mourinho e la storia dell'Inter.
Storia che viene ricordata anche negli auguri fatti al portoghese il 26 gennaio scorso. Sempre dal giornale del partito (G.d.S.): "L'Inter, dal profilo Instagram del club, fa gli auguri a José Mourinho nel giorno del suo 55esimo compleanno. Lo fa citando una delle celebri frasi dello Special One, pronunciata in una conferenza stampa al Real Madrid, il club per cui lasciò l'Inter qualche attimo dopo aver conquistato il Triplete: "Io sono José Mourinho, non cambio. Arrivo con le mie qualità e i miei difetti". Poi il messaggio: "Auguri leggenda".
Insomma se Cristo si è fermato a Eboli, l'Inter si è fermata a Mourinho.
Detta così parrebbe che, prima e fino a Mourinho, l'Inter fosse una potenza nazionale ed europea e che il merito del triplete e Co. sia del portoghese.
Mica vero.

Come al solito, quando si parla di Inter, si tendono a guardare i successi e non come e perchè sono arrivati.
Per una qualsiasi altra squadra, il periodo mourinhano, sarebbe infarcito di se e ma. Nel caso Inter si getta la spazzatura sotto il tappeto.
Vediamo di ripristinare un po' d'ordine.

Il vate Mou, si offre insistentemente a Galliani per avere la panchina del Milan poi, visto che nun c'è trippa pe' gatti, si accomoda all'Inter.
Un po' come Suning che, partito per acquistare il Milan e visto l'alto prezzo, si 'accontenta' dell'Inter.
Visto? Fanno il monumento a Mourinho e nascondono il fatto di essere stati la seconda scelta.

Calciopoli, tutti sanno cosa è successo. Le principali avversarie dei nerazzurri penalizzate pesantemente al punto di cedere pezzi preziosi e/o non fare mercato.
Unica (timida) concorrente dell'Inter, la Roma il che, se pensiamo alle classifiche ante calcipoli, capiamo come l'Inter abbia giocato da sola in quegli anni.
Piace vincere (e vantarsi) facile eh?

Ma c'è di più, l'Inter doveva subire la stessa pena della Juventus e non lo dice questo fazioso tifoso Milanista, ma il Procuratore Federale Palazzi che nelle 24 pagine dedicate all'Inter (inchiesta post Calciopoli) sottolinea come la responsabilità dell'Inter sarebbe - se non coperta dalla prescrizione - una responsabilità "diretta ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparizalità e indipendenza in violazione del pre vigente articolo 6 del codice di giustizia in vigore all'epoca e oggi sostituito dall'articolo 9". Per l'Inter, secondo Palazzi, "responsabilità diretta e presunta". Per il presidente Moratti, invece, il rilievo mosso è di violazione dell'articolo 1.
Quindi, dove il "miracolo Mourinho"?

Il "miracolo" l'ha fatto Guido Rossi!
1) Ha coperto le malefatte nerazzurre.
2) Ha sottoscritto l'assegnazione di uno scudetto fasullo e macchiato da una falsa innocenza.
3) Ha permesso all'Inter di godere di un quinquennio di totale libertà alla faccia delle rivali storiche.
Perchè allora si rimpiange Mourinho e non Guido Rossi? Semplice, nella beatificazione non si possono introdurre elementi 'esterni' di dubbio.

Tornado a quanto letto sopra...
"L'Inter post Triplete è sempre la stessa", come a dire che prima invece...
Scoppia Calciopoli, vediamo il palmares delle tre big italiane prima dello scandalo (prendiamo solo i titoli maggiori):
Juventus: 27 scudetti, 2 coppe intercontinentali, 2 coppe campioni/champions league
Milan: 17 scudetti, 3 coppe intercontinentali, 1 coppa del mondo, 6 coppe campioni/champions league
Inter: 13 scudetti, 2 coppe intercontinentali, 2 coppe campioni
Come vediamo dai numeri non c'è un'Inter post triplete, è sempre la stessa Inter, ante o post. Il tirplete è solo una boccata d'ossigeno regalata magnanimamente da quel sant'uomo di Guido Rossi.

Che poi...
In Italia, 'sto triplette, pare l'abbia fatto solo l'Inter. Falso!
Milan 1989/1990: Supercoppa Europa, Coppa Intercontinentale, Coppa Campioni
Già ma, anche questo, serve alla beatificazione? Il Milan? Brrrrrr

Inutile che la cantino e la suonino come loro aggrada, senza il 'miracolo Rossi' la benamata dove e chi sarebbe?
E allora... diamo a Guido quel che è di Guido!
Piaccia o no.

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