La paglizza e la trave

 

La pagliuzza e la trave

 

Vero è che viviamo in un Paese strano. Un paese da "chiagni e fotti".
Intere famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese ma si pensa allo ius soli. Italiani che si danno fuoco per un lavoro perso e 'migranti' che passeggiano per le nostre piazze con un sussidio di 1.300 euro mensili. Si trovano case e si requiscono alberghi per dare alloggio agli extracomunitari mentre nel nostro Abruzzo si vive ancora tra le macerie... "Non vi lasceremo soli" dissero, più di un anno fa, le istituzioni. Dissero, appunto, ma in concreto?

Ci si accapiglia per capire se è giusto o meno chiamare 'sindaca' una donna sindaco mentre i nostri giovani se ne vanno in cerca di lavoro.
Ci si indigna per una spiaggia 'fascista' ma si utilizzano le case, i palazzi, le strade del regime. Si aprono inchieste sul crollo di palazzi ma si vive tranquilli in quelli costruiti "quando c'era lui, caro lei".
E si trova pure il tempo per discutere su una legge che vieti l'ostentamento di materiale fascista. Ma i nostri politici, lo sanno che il Duce è morto e, con lui, è morto pure il fascismo? Non c'è nulla di più urgente ed utile di cui preoccuparsi in questo Paese?
Ieri guardavo orgoglioso mio nipote che, sulla sua bella maglietta rossonera, sul retro al posto del nome aveva scritto "W il nonno!". Se passasse la legge di tal Emanuele Fiano e Alessandra Mussolini ostentasse una maglietta con la stessa scritta di mio nipote, che fanno, l'arrestano?... Roba da matti.
Possibile che nel ventunesimo secolo, ci sia ancora qualcuno che pensa che una maglietta, un saluto, un busto, una foto o quant'altro, possano resuscitare il defunto partito fascista?
Ebbene si, impossibile ma vero, esiste ancora chi grida all'untore.
Prendiamo per buono e giusto il divieto di propagandare una dittatura "spietata e sanguinaria", ma poniamoci una domanda...

"Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo?" (Matteo 7:3-5)
E' si perchè, se andiamo ad analizzare le dittature spietate e sanguinarie, non si capisce come mai ostentare simboli del comunismo non costituisca reato.
La storia ed i numeri ci dicono che:

Fascismo (fonte ANPI, sicuramente tutto meno che con tendenze destrorse):
Morti causati dal regime, totale: 1.925.000 (nel leggere l'elenco di seguito si capisce come il numero sia farraginoso e gonfiato, ma prendiamolo per buono)
42 fucilati nel ventennio su sentenza del Tribunale Speciale.
80.000 libici sradicati dal Gebel con le loro famiglie e condannati a morire di stenti nelle zone desertiche della Cirenaica dal generale Graziani.
700.000 abissini barbaramente uccisi nel corso della impresa Etiopica e nelle successive "operazioni di polizia".
350.000 militari e ufficiali italiani caduti o dispersi nella Seconda Guerra mondiale.
45.000 deportati politici e razziali nei campi di sterminio, 15.000 dei quali non fecero più ritorno.
640.000 internati militari nei lager tedeschi di cui 40.000 deceduti ed i 600.000 e più prigionieri di guerra italiani che languirono per anni rinchiusi tra i reticolati, in tutte le parti del mondo.
110.000 caduti nella Lotta di Liberazione in Italia e all'estero.
Quindi il regime fascista (fonte ass. partigiani, non dimentichiamolo) ha sterminato 1.925.000 persone.
Bene, che sia messo al bando!

Nazismo: si parla di un eccidio nell'ordine dei 10/12 milioni di persone.
Visto che si parla spesso di nazi-fascismo, sommando i due dati avremmo uno streminio di 13.925.000 esseri umani.
Condanna senza se e senza ma!

Comunismo, lo storico Stéphane Courtois ci da questi numeri:
Urss, 20 milioni di morti
Cina, 65 milioni di morti
Vietnam, 1 milione di morti
Corea del Nord, 2 milioni di morti
Cambogia, 2 milioni di morti
Europa dell’Est, 1 milione di morti
America Latina, 150.000 morti
Africa, 1 milione 700.000 morti
Afghanistan, 1 milione 500.000 morti
Il totale si avvicina ai 100 milioni di morti, per l'esattezza 92.350.000 vittime.

La domanda è, visto che fascismo e nazismo hanno rigidi divieti di propaganda, perchè il comunismo no?
L'aberrante classifica dei morti parla chiaro: Comunismo 92 (e passa) milioni, Nazismo 12 milioni, Fascismo quasi 2 milioni.
Per quale perverso conteggio dovrebbe essere vietato sventolare il tricolore con l'aquila fascista e non la bandiera rossa con la falce e martello?
In una repubblica liberale, non sarebbe forse meglio parlare (comunismo, nazismo, fascisomo e altro), discutere, far dire a tutti la propria anzichè far tacere e generare odio, o peggio, mostri esaltati?
Ma non sarà che, in Italia, c'è la paura del confronto su ciò che fu fatto e ciò che viene fatto?
Non si spiega altrimenti questa caccia al 'fassista'. Non regge, storicamente, la scusa dei morti visti quelli prodotti da un regime che non ha divieti.

Case, palazzi, strade, città, aiuto agli indigenti, fino ad arrivare all'INPS (basta vedere com'è ridotta oggi), non sono forse argomenti validi da occultare con un bel "dagli all'untore!"?
Ma la colpa, di questa repubblica retta sull'opportunismo polititco, è forse del fascismo morto quasi un secolo fa?
Può essere credibile chi chiede l'ergastolo per un 'ladro di mele' e chiudere gli occhi su chi porta al collasso interi istituti bancari?
Queste non sono domande/considerazioni politiche, sono dati di fatto storicamente certificati.
Personalmente, fino a che non vedrò una 'legge uguale per tutti', ai deliri senza senzo dei politici nostrani risponderò con un ben "Me ne frego!"

 

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