Quagliarella festeggia dopo un gol messo a segno

 

Quagliarella come il vino

 

Il bomber della Samp continua a stupire ed a frantumare record personali a 35 anni suonati. Giampaolo può sognare, i doriani hanno il leader che mancava…

 

 

 

Trentacinque anni quasi compiuti ma Fabio Quagliarella non vuole smettere di segnare e stupire. Con la tripletta messa a segno nell’ultimo match casalingo contro la Fiorentina, l’attaccante campano del Napoli si è portato a quota 15 gol in campionato, migliorando il suo precedente record di 14 segnature in una stagione. La sua miglior stagione dal punto di vista delle marcature, quella in C col Chieti nel 2003/04 è ora nel mirino, così come i leader della classifica marcatori di A, Icardi e Immobile, avanti con rispettivamente 18 e 20 reti e che ora non sembrano irraggiungibili, non per questo Quagliarella.

Quando il meglio sembrava passato, Quagliarella ha trovato il suo periodo d’oro, confermando il credo, più o meno diffuso tra gli amanti del rettangolo verde, che gli attaccanti danno spesso il meglio oltre i 30 anni. Certo è che, però, alla luce della poco convincente scorsa stagione con la maglia della Samp, con Quagliarella eclissato dal punto di vista delle marcature dall’esplosione di Patrick Schick, nessuno poteva aspettarsi un impatto del genere dell’attaccante di Castellammare Di Stabia sul campionato di A. Ed invece, Quagliarella ha saputo rimboccarsi le maniche, lavorare sodo e farsi carico di molte responsabilità in un gruppo così giovane come è quello sotto la guida di Marco Giampaolo, suo allenatore già ai tempi dell’Ascoli. Tra i due c’è grande sintonia, come anche dimostrato dai recenti attestati di stima reciproci. I due si cercano, si stimano e si fidano l’un dell’altro. Alla Samp tutti remano dalla stessa parte, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La stagione è ancora lunga, con i doriani che possono sognare un piazzamento europeo in virtù del sesto posto attualmente occupato alle spalle delle prime Napoli, Juventus, Lazio, Inter e Roma. Dal canto suo, Quagliarella ha ancora 18 partite di campionato per migliorarsi ulteriormente e continuare a stupire, per non precludersi niente come fatto sin ora. Magari, chissà, anche un ritorno in Nazionale a quasi 8 anni di distanza dall’ultima presenza…

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