Crisi Belotti, quanto vale adesso?

Solo una crisi passeggera per l'attaccante granata? 

Lungamente cercato, desiderato e corteggiato dal Milan e dai suoi tifosi, il gallo Belotti questa estate alla fine è rimasto al Torino, nonostante la sua fede rossonera mai nascosta. 

Troppo cara la quotazione fatta per lui dal presidente Urbano Cairo, che non è mai sceso dalla richiesta dei 90/100 milioni, respingendo al mittente le offensive della società rossonera. 

Ma a nemmeno tre mesi dalla fine del calciomercato, la quotazione di Andrea Belotti è ancora quella di 100 milioni?

Dopo le 28 reti della scorsa stagione, Belotti quest'anno è ancora fermo a quota 3 reti in campionato su 10 presenze e non segna da settembre, mentre in Nazionale è rimasto a secco contro Spagna, Israele e nel doppio confronto con la Svezia. 

Nell'ultimo turno contro il Chievo, Belotti ha sbagliato anche un calcio di rigore che poteva dare i 3 punti al suo Torino. 

Un digiuno che Belotti spera di interrompere proprio contro il "suo" Milan nella prossima domenica. 

Ma al di là delle cifre, dove appare certo che il presidente Cairo ha fin troppo sopravalutato il suo calciatore (forse anche sperando di rivenderlo dopo il Mondiale, che però adesso Belotti non giocherà!), la vera domanda è se Belotti sia stato sopravalutato anche dal punto di vista tecnico. 

Belotti è certamente un ottimo attaccante, dotato di forza fisica, potenza, senso di sacrificio e del gol. Messo nella condizioni di far bene è sicuramente un attaccante su cui investire e siamo sicuri che questa sia solo una crisi passeggera che ad un certo punto colpisce quasi tutti gli attaccanti. 

In definitiva Beloti non valeva 100 milioni ieri e non li vale ancor di più oggi, ma da tifoso rossonero lo prenderei nella mia squadra oggi stesso.