Plusvalenze per aggirare il FPF
Hai necessità di trovare 30 milioni entro il 30 giugno per sistemare il bilancio ed evitare le sanzioni UEFA? Fai fatica a vendere alle cifre richieste il giocatore la cui plusvalenza poteva sistemare tutto (Perisic al Manchster United per 50 milioni)? Niente paura, entrano in scena i geni dell'architettura finanziaria e ti risolvono tutti i problemi.
In uno scenario come quello descritto sopra, abbiamo un po' tutti strabuzzato gli occhi alla notizia che l'Inter potesse spendere 60 milioni di euro per acquistare i due attaccanti sedicenni (classe 2001 entrambi) Pellegri e Salcedo Mora dal Genoa! Come fa questa cosa a conciliarsi con le forche caudine del Fair Play Finanziario ci siamo chiesti? Poi si va ad analizzare la notizia in profondità ed ecco che lo scenario cambia completamente e tutto diventa più chiaro. Innanzitutto diciamo che i 60 milioni prevedono che per Pellegri l'Inter spenda 15 milioni più altri 15 legati ai bonus che si basano soprattutto sul numero di presenze sia col Genoa che con l'Inter; per Salcedo invece il costo è di 5 milioni più 25 di bonus (stessi criteri rispetto al compagno). In buona sostanza, l'Inter spende 20 milioni cash più eventuali 40 di bonus (forse). I giocatori resteranno in forza del Genoa (in prestito) per almeno un'altra stagione, ma più probabilmente per due. Diciamo che i giocatori sono interessanti e promettenti, per cui un investimento su di loro varrebbe la pena di farlo. Ma la vera astuzia sta in quello che l'operazione nasconde. In cambio di questa operazione il Genoa è obbligato ad acquistare dall'Inter un giocatore del valore di 5/8 milioni di euro (Ranocchia l'indiziato), per far reperire ai nerazzurri i soldi che mancavano per arrivare ai fatidici 30 milioni dalle cessioni entro stasera. Ma alla fine tutto ciò non è servito nell'immediato perchè l'Inter tramite altre plusvalenze è riuscita a raggiungere la fatidica cifra. Questo il totale delle cessioni neroazzurre per arrivare ai 30 mln di plusvalenza utili a rientrare nei parametri Uefa per il FPF : Dimarco al Sion per 4 milioni, Gravillon al Benevento per 1,5 milioni, Miangue al Cagliari per 3,5 milioni, Eguelfi all'Atalanta per 1,5 milioni, Banega per 9 milioni al Siviglia e Caprari alla Sampdoria per 15 milioni nellambito dell'operazione Skriniar per il quale l'Inter è stata costretta a sborsare anche 20 milioni cash.
Ed i 20 milioni spesi per i due ragazzini genoani? Eh no! Dal momento che sono ancora in età di settore giovanile, il FPF prevede che i soldi spesi per i giovani non siano conteggiati nel passivo ai fini del calcolo delle spese sostenute (insieme a quelle per stadi ed infrastrutture). Inoltre, nessun impatto sul conto economico al 30/06/2017 non partendo nessun ammortamento, e non percependo i giocatori nessun emolumento. Avete capito il giochino? Fa ancora una volta rumore il fatto che ogni qual volta serva una sponda per fare operazioni che soddisfino il lato tecnico ma soprattutto quello del bilancio il presidente Preziosi non si tiri mai indietro. E fino a qualche mese fa noi del Milan a quella porta abbiamo bussato più volte.
Così, se i giocatori faranno bene e verranno raggiunti tutti gli obiettivi previsti per i bonus allora l'Inter avrà speso 30 milioni a testa e ne sarà valsa la pena; se invece i bonus si riveleranno irraggiungibili allora avrà investito 10 milioni a giocatore, e cioè una cifra del tutto normale. Ma intanto il Genoa prossimamente farà fare l'ennesima plusvalenza ai neroazzurri.
