locatelli

 

Nessun rimpianto

 

Solita stucchevole propaganda dopo la doppietta contro la Svizzera

 

 

Ci risiamo. Ancora una volta noi tifosi rossoneri non possiamo stare in pace senza che il nostro club non venga tirato in mezzo in discussioni inutili e per lo più non veritiere. 

Italia-Svizzera non era nemmeno finita che già bastava collegarsi su qualsiasi social per leggere di qua e di là di rimpianto Milan per Locatelli, il cui valore oggi ha raggiunto l'intero PIL italiano.

Incredibile il pompaggio mediatico di cui gode Locatelli da quando un anno fa fu accostato alla Juventus. Un mix tra Iniesta e Xavi, anzi per citare la gazzetta dello sport odierna, Locatelli è meglio di Pogba e Kross. E non scherziamo, l'hanno scritto per davvero.

Adesso, senza nulla togliere a Locatelli che ieri ha fatto una grandissima partita e che indubbiamente negli ultmi tempi è migliorato tantissimo sotto la guida di De Zerbi, ma sopratutto grazie ad un ambiente senza la minima pressione come quello di Sassuolo. 

E qui andiamo al punto. Locatelli, classe 1998, al Milan non sarebbe mai potuto crescere e diventare quello che sta diventando oggi. L'ambiente ai tempi era quello che era e le sue prestazioni dopo un ottima prima stagione erano drasticamente calate. Al Milan non era un titolare e non meritava nemmeno di esserlo. Un Milan che tra l'altro doveva rispettare le regole del fpf e che quindi necessitava di fare plusvalenze (vere, non gonfiate come fanno altri). 

Il Sassuolo fu bravo ad inserirsi il quel momento, ma fu Locatelli che non volle essere ceduto in prestito e su spinta di Carnevali nemmeno con recompra. 

Lo stesso Locatelli che ai tempi era anche caratterialmente un giocatore diverso, come ammesso anche da Sacchi che di lui disse che la presunzione aveva annebbiato le su qualità. Si, perche il buon Locatelli pretendeva il posto fisso al Milan. 

Cessione giusta quindi. Senza rimpianti, pur ammettendo il giocatore che sta diventando oggi Locatelli. Ma gli stessi che oggi rimpiangono Manuel sono gli stessi che insultano Tonali, invocando il suo non riscatto. 

Tonali che è un classe 2000, quindi due anni indietro di Locatelli. 

Tutti bravi a parlare con il senno di poi, tutti incapaci a valutare i diversi fattori che segnano il momento di un calciatore. 

Detto questo, il Milan ad oggi ha Kessie e Bennacer come titolari del centrocampo, non due pinco pallino qualsiasi, e ha un giocatore su cui puntare come Sandro Tonali, uno che ha tutte le qualità e il tempo per diventare un giocatore anche superiore a questo Locatelli. 

Quindi, dicessero quello che vogliono, che è un rimpianto, che il Milan lo scaricò, che il Milan non l'aspettò ecc..ma la verità è che i tifosi del Milan stanno bene con i giocatori che hanno a centrocampo e non rimpiangiamo per nulla Manuel Locatelli.

Il resto sono solo chiacchiere, le stesse chiacchiere che non vengono fatte ad esempio per parlare di Spinazzola come rimpianto Juventus o Zaniolo rimpianto Inter. 

In bocca al lupo per la carriera di Locatelli, ma basta mettere in mezzo il Milan a cui Locatelli deve comunque dire grazie per averlo cresciuto e lanciato nel calcio dei grandi. 

 

 

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