Cristante_Petagna

 

Il calcio e i suoi rimpianti

 

Per molti tifosi rossoneri, Petagna, Cristante e Bacca avrebbero completato il Milan, ma il calcio non è una scienza esatta...

 

 

Con due giornate ed una finale di Coppa Italia ancora da disputare, il Milan si appresta a chiudere un’altra, ennesima, stagione travagliata, iniziata con i migliori auspici ma terminata con il fallito accesso alla Champions League, competizione in cui il Milan manca ormai da 4 stagioni. Come spesso accade nelle ultime stagioni, affiorano così sul finire del campionato, presunti rimpianti legati a giocatori ceduti secondo alcuni troppo in fretta, elementi che non hanno mai convinto nel loro periodo rossonero, e che hanno trovato la loro collocazione ottimale in altri lidi.

Parliamo ad esempio di Bryan Cristante, prodotto del settore giovanile del Milan ed ormai punto fermo dell’Atalanta di Gasperini, squadra in lotta con il Milan per l’accesso all’Europa League. Dopo aver esordito giovanissimo in rossonero sotto Max Allegri nella stagione 13/14, Cristante è stato ceduto durante la finestra di mercato successiva al Benfica, ma nel club portoghese non ha saputo trovare spazio, finendo spesso nella squadra riserve. Nella stagione 16/17. A Gennaio 2016, poi il passaggio in prestito al Palermo, ma anche stavolta Cristante non seppe lasciare un segno nelle poche partite di Serie A disputate con i rosanero. Poi un passaggio al Pescara, prima del trasferimento che gli avrebbe cambiato la carriera, ovvero l’approdo all’Atalanta di Gasperini. Tra le file dei nerazzurri, Cristante ha fatto la fortuna di Gasperini, che gli ha trovato una precisa collocazione tattica e l’ha reso uno dei centrocampisti dal rendimento più alto in Serie A. Nella stagione in corso, infatti, Cristante figura tra i mediani più presenti in zona gol, con 7 segnature in campionato ed un paio di grandissime prestazioni in Europa League, condite da qualche gol pesante. Secondo gli esperti, al momento, la valutazione di Cristante, ancora in prestito dal Benfica, si aggirerebbe intorno ai 20 Milioni. Tuttavia, come spesso accade in questo caso, parlare di rimpianto-Milan appare come un discorso superficiale, in quanto il ruolo che Cristante assumerebbe nello scacchiere di Gattuso, con pressioni e compiti non paragonabili a quelli imposti da una piazza come quella dell’Atalanta, sarebbero tutti da definire.

Un discorso simile potrebbe essere esteso anche ad Andrea Petagna, altro prodotto del vivaio rossonero ed anch’egli giocatore dell’Atalanta. Tuttavia, al netto del grande lavoro che Petagna fa per la squadra, le medie-gol dell’attaccante, certamente non da punta di una squadra che punta al vertice, non lo rendono fonte di rimpianto.

Restando in attacco, molti tifosi rossoneri si sono chiesti come sarebbe andata la stagione qualora Carlos Bacca fosse rimasto in rossonero. L’attaccante colombiano, attualmente in prestito con diritto di riscatto agli spagnoli del Villarreal, ha messo a segno 18 gol nella stagione in corso, più di tutti gli attaccanti al momento in forza al Milan. Tuttavia, come i più sicuramente ricorderanno, sul finire della scorsa stagione, ed ancora di più in estate, i rapporti tra l’attaccante ex-Siviglia e l’allora allenatore rossonero Vincenzo Montella, si sono deteriorati inesorabilmente, così come quelli tra Bacca e la tifoseria rossonera. Era, quindi, impensabile immaginare una permanenza di Bacca in rossonero, essendo la separazione determinata più da questioni ambientali che da motivazioni tecnico-tattiche.

In un momento di profondo rinnovamento per il Milan, i tifosi rossoneri dovrebbero così guardare avanti, senza considerare rimpianti e ripensamenti senza senso. Il calcio non è una scienza esatta, e traslare matematicamente le prestazioni di un giocatore in un contesto completamente diverso, non è corretto né possibile.

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