donnarumma

 

La normalità di Gigio

 

Una stagione normale in mezzo a mille polemiche

 

Un fenomeno di quelli che ne nascono uno ogni 100 anni, un raggio di luce che si è fatto spazio in mezzo alle nuvole e che ci ha illuminato con il suo talento. 

Tra la mediocrità generale che ha avvolto il nostro Milan in questi ultimi anni, Donnarumma è stata la nostra luce. 

Finalmente un talento vero, un futuro campione che indossa la nostra maglia, un giocatore destinato a farsi spazio tra i grandi del calcio europeo.

Succede però che la scorsa estate, complice un procuratore interessato solo al proprio tornaconto personale, il rapporto di amore che si era venuto a creare tra Donnarumma e il popolo rossonero, si inclina.

L'armistizio rappresentato dal rinnovo, non è bastato a ricucire del tutto il rapporto tra le parti. Ne esce una stagione (a)normale del portierone rossonero, che forse troppo bene aveva abituato il suo pubblico. 

Donnarumma in questa stagione sta alternando parate fenomenali ad errori che mai aveva commesso prima, ma soprattutto non prende pù tutto ciò che prima prendeva. 

Ecco quindi, che molti tifosi rossoneri, ormai non più abituati a pensare in grande ma anche loro ormai avvolti dalla mediocrità di pensiero, abbiano subito abbandonato il carro Donnarumma. E non parliamo dei soli problemi extracalcio, rappresentati da una stampa che un giorno si e l'altro pure mette Donnarumma sul mercato, ma anche dal punto di vista tecnico. 

Per una sola stagione, chiamiamola negativa, si è già messo in discussione il talento tecnico del giocatore, preferendogli un Perin qualsiasi. 

A mio avviso, siamo alla follia pura. Donnarumma è un nostro patrimonio tecnico e umano, che sta vivendo una stagione di assoluta normalità e che fa parte del suo percorsodi crescità, considerando la sua giovanissima età. Dobbiamo tenercelo stretto. A qualsiasi cifra, figuriamoci a quelle ridicole lette sui giornali ogni santo giorno. 

Se, e dico se, il Milan vorrà tornare grande non potrà mai e poi mai privarsi dei giocatori del calibro di Donnarumma. Stessa cosa vale per i Suso e Bonaventura. Il Milan dovrà puntellare la propria rosa ma mantenendo i suoi giocatori di qualità. 

La prossima estate capiremo se davvero potremo tornare grandi. 

 

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