Derby magro e temi forti
Il Milan non va oltre uno scialbo 0-0; che prospettive può avere questo 433?
Non è stato un derby particolarmente coinvolgente e spettacolare. Gli spettatori neutrali si sono certamente divertiti poco perchè il derby di ieri sera non ha mantenuto le attese.Non è stato un derby particolarmente coinvolgente e spettacolare. Gli spettatori neutrali si sono certamente divertiti poco perchè il derby di ieri sera non ha mantenuto le attese.
Gara strana, contratta, con l'Inter messa in campo con maggior senso tattico rispetto ad un Milan poco sereno nella testa.
La squadra rossonera ha sofferto spesso la fase di impostazione preparata da Spalletti con Cancelo che si ritrovava davanti un'intera corsia libera.
Ciò è stato possibile in virtù del movimento di Candreva che, quando la squadra nerazzurra attaccava, veniva dentro centralmente per liberare lo spazio al giocatore portoghese.
Non è stato facile trovare le misure su questo tipo di uscita palla da parte dell'Inter e questo è stato senza dubbio il problema principale dell'inizio gara del Milan.
Il resto della gara tuttavia ha mostrato troppi limiti nella capacità di lettura del match da parte di un Milan non al meglio fisicamente.
Rimangono tuttavia insolute alcune questioni tattiche che, ad oggi, rappresentano degli equivoci evidenti all'interno della squadra di Gattuso.
Parliamo in primis del 433 in cui le ali raramente attaccano l'area di rigore che troppo spesso finisce per essere vuota; Suso non aggredisce mai il secondo palo mentre Calhanoglu lo fa pochissime volte.
Ne nasce un Milan ad ali prettamente tarpate perchè spesso l'area di rigore viene attaccata soltanto con il centravanti e con Bonaventura. Troppo poco per essere pericolosi.
In tutto ciò, in questa strutturazione, l'unico centravanti in grado di far salire la squadra su situazioni di pressione avversaria è il controverso Kalinic. Nè Cutrone nè Silva infatti hanno il gioco spalle alla porta nelle loro corde.
I temi che nascono dal derby sono questi e c'è da giurare che saranno anche i temi predominanti della prossima estate rossonera.
