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Europa: serata da ritorno al passato

 

 Big match dal sapore di Champions. Gattuso conferma i titolarissimi per affrontare un Arsenal in crisi, di fronte ai 70mila di San Siro

 

 Torna a San Siro il grande fascino di una gara ad eliminazione diretta come Dio comanda. Milan-Arsenal, valevole per l'accesso ai quarti di finale di Europa League, segna il ritorno a tutti gli effetti del Milan sul grande palcoscenico europeo. La gara tra i rossoneri e Gunners è certamente il piatto forte degli ottavi di finale della seconda competizione continentale. 

Due squadre storiche, in netto disarmo negli ultimi anni. Il Milan sta provando a rialzarsi dopo il cambio societario, mentre l'Arsenal sembra nel suo momento peggiore, almeno nella lunghissima gestione Wenger, del quale i tifosi chiedono la testa da romai due anni. 

 

Il momento attuale, poi, è molto diverso. Quasi in antitesi. E i numeri lo testimoniano. 

I gunners nelle ultime 8 gare ufficiali (di cui 4 in casa e 4 in trasferta) hanno messo assieme solamente 2 vittorie a fronte di addirittura 6 sconfitte. Lo score recita: 15 gol subiti e 11 gol fatti. Serie aperta per Wenger di 4 sconfitte consecutive.

Nelle ultime 5 trasferte, poi, il dato è chiaro: 4 sconfitte ed una vittoria con 8 gol subiti e 9 fatti. Unico successo nelle ultime trasferte con L'Ostersunds in Europa League.

Il Milan di Gattuso invece nello stesso periodo temporale (con 5 trasferte e 3 gare casalinghe) ha messo assieme 5 vittorie e 3 pareggi con 12 gol fatti ed un solo gol subito (l'autorete sfortunata di Donnarumma a Udine). Il Milan vanta una serie aperta di 13 risultati utili consecutivi con 9 vittorie e 4 pareggi, con ben 9 clean sheets. Non solo : serie aperta per Gattuso di 6 gare consecutive senza prendere gol.

 

I numeri sembrano parlare chiaro, ma guai a cullarsi in questi per il Milan. E guai a sottovalutare le qualità degli inglesi. La sfida resta alla pari, 50% e 50% per entrambe le formazioni. Il Milan, però, cerca con l'onda lunga del buon periodo di provare ad indirizzare la qualificazione già nella gara di San Siro, praticamente tutto esaurito per l'occasione. 

Superando i gunners ed accedendo ai quarti, si aprirebbero davvero strade impensate per il Milan solo un paio di mesi fa. 

Ma occhio all'esperienza: Wenger, in primis, e molti dei suoi ragazzi vantano centinaia di presenze in competizioni europee. Da Cech, che ha vinto una Champions ed un Europa League, ad Ozil, passando per Mkhytarian, Koscielny, Ramsey, Welbeck e compagni. Esperienza di big match. Cosa che invece non hanno moltissimi dei titolari di Gattuso. E lo stesso si può dire per l'allenatore stesso, abituato tuttavia a certi palcoscenici da giocatore. Bonucci (due finali di Champions), Biglia (una finale di un Mondiale) e Calhanoglu sono quelli con la maggior esperienza internazionale. I vari Donnarumma, Romagnoli, Calabria, Kessiè, Bonaventura, Suso e Cutrone sono invece al battesimo di fuoco in un match di tale livello. Anche questo fattore è da soppesare e da non sottovalutare.  

 

Gattuso, tuttavia, arriva meglio alla sfida anche in termini di uomini. Out per la sfida solamente Antonelli, Conti, Abate e Musacchio. Il solo Abate risulta essere una delle prime scelte dell'allenatore milanista, che può comunque contare in quel ruolo su quello che è stato il suo titolare nelle ultime gare, ovvero Davide Calabria. 

Pochissimi dubbi per il tecnico calabrese, che è intenzionato a confermare la stessa formazione per la terza gara consecutiva, aiutato anche dal triste stop del campionato nell'ultimo weekend, che ha reso possibile il maggior recupero di energie fisiche. Ovviamente tutti ne avrebbero fatto volentieri a meno, ma cosi' è.  

Donnarumma, quindi, sarà coadiuvato in difesa da Calabria, Bonucci, Romagnoli e Rodriguez. Davanti a loro Biglia agirà da frangiflutti, mentre Kessiè e Bonaventura saranno i suoi scudieri. In avanti Suso e Calhanoglu agiranno da ali a supporto della punta, che sarà probabilmente Cutrone, in vantaggio sul più esperto Kalinic. 

 

Wenger arriva invece alla sfida senza Cazorla, Monreal, Bellerin e Lacazzette infortunati, e senza sopratutto poter utilizzare Aubameyang. 

Difficile ipotizzare come vorrà giocarsela il tecnico dell'Arsenal. Nelle gare con le squadre forti di Premier, l'allenatore alsaziano ha proposto spesso anche la difesa a 3, da alternare al classico 4-2-3-1, suo marchio di fabbrica da anni. L'ultima volta lo ha fatto nella finale di Coppa di Lega, che lo ha visto soccombere per 3-0 contro il City di Guardiola. 

La sensazione è che si vada però verso un 4-3-2-1 piuttosto accorto. Ci sarà infatti Chambers, centrale di ruolo, ad agire a destra, con Mustafi e Koscielny al centro. Sulla corsia opposta agirà Kolasinac, vicino in estate a vestire la maglia del Milan. In porta spazio al portiere di coppa, Ospina. 

A centrocampo, centralmente, spazio a Xhaka e Ramsey assieme ad uno tra Wilshere ed Elneny. Sulla linea dei trequartisti, agiranno quelli che sono i veri punti di forza di questa squadra, ovvero Ozil e Mkhytarian. In avanti la scelta è univoca: il posto da attaccante sarà di Welbeck. 

 

 

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