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Montella ed il Milan: un rapporto mai davvero decollato

 

Una stagione condizionato da un allenatore mai davvero voluto dalla società

 

Non sono mai stato del partito contro Montella che, nei mesi autunnali, era diventato particolarmente vasto e pieno di adepti. Personalmente credo che sugli allenatori sia legittimo avere idee diverse, ma che i parametri su cui giudicare un tecnico debbano sempre essere due: i risultati ed il gioco.

Su entrambi i fronti Vincenzo Montella è stato un buon allenatore fino all'estate del 2017. Mai esonerato da un club in quanto in tutte le sue esperienze in panchina ha sempre ottenuto il risultato richiesto dalla società ad inizio stagione ed in molti casi (primo anno a Firenze, Catania, primo anno al Milan) ha addirittura ottenuto risultati superiori al materiale tecnico a disposizione. Inoltre, le squadre di Montella hanno sempre offerto un buon livello di gioco corale.

Non faccio pertanto parte della folta schiera di coloro che vedono nel tecnico campano il responsabile unico della crisi del Milan ad inizio stagione. Penso invece che ci siano state cause e concause, oltrechè diversi livelli di responsabilità.

In primis, è evidente che la società ha confermato Montella più per mancanza di alternative che per effettiva convinzione. Una scelta del genere quasi sempre finisce male, perchè ai primi risultati negativi emerge subito la sfiducia del club verso il tecnico. E' accaduto così subito dopo la sconfitta di Genova. C'è poi una colpa abbastanza acclarata da parte di Montella che riguarda la preparazione fisica.

E' palese come qualcosa sia stata sbagliata. Non è normale vedere allontanato un preparatore atletico a fine settembre ed oggi, con una preparazione rifatta, la squadra corre più e meglio rispetto al Milan dei primi mesi della stagione. Su questo aspetto, certamente, Montella ha responsabilità precise ed evidenti nell'aver avallato il lavoro di Marra.

A corredo di tutto comunque, va anche detto che l'amalgama non è un giocatore acquistabile sul mercato. Se fai una campagna acquisti aggressiva con 10 nuovi innesti (quasi tutti titolari) in rosa, devi aspettarti un periodo di inevitabile implementazione ed assestamento. La società probabilmente aveva aspettative diverse e la convivenza con Montella, fin da subito, non è stata particolarmente felice. Era un rapporto destinato a rompersi e l'attuale scelta di Gattuso, al contrario delle previsioni, è stata assolutamente felice.

Tuttavia, non mi sento di condannare un tecnico col curriculum di Montella, al quale rimango riconoscente per la gioia di Doah ed a cui, personalmente, rimprovero solo l'infelice frase sul Milan alla presentazione con il Siviglia. Quella è stata una caduta di stile davvero evitabile.

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