controcanto

 

Come la vedono gli spallini

 

Spal-Milan, vista dai tifosi biancocelesti

 

Spal in piena lotta retrocessione (terzultimo posto in classifica) e una sconfitta (cagliari che ancora brucia).
Così, come al Milan, brucia il pareggio di Udine.
Nell'andata il Milan si impose con due rigori (Rodriguez-Kessié), ma questa sarà un'altra gara per tutte e due le contendenti
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Di Simone Pesci - estense.com
"Il direttore sportivo della Spal Davide Vagnati, intervenuto alla trasmissione “Lunedì Sport” di Telestense, conferma Leonardo Semplici. Fiducia all’allenatore toscano, per il quale dopo la sconfitta di Cagliari si era aperto anche lo scenario dell’esonero.

“Abbiamo fatto il punto della situazione con la proprietà e il presidente Mattioli – annuncia Vagnati -. La partita di ieri non ci ha lasciato indifferenti”. Per il ds, infatti, per la prima volta “la squadra, nonostante non abbia vinto molte partite, non ha dato i segnali di vita e non ha avuto la determinazione che ogni squadra che punta alla salvezza deve avere”.

Pertanto è stato giusto “valutare la situazione”, anche con lo stesso Semplici “che abbiamo incontrato e che ha dato risposte soddisfacenti”, a tutto quello che “gli abbiamo chiesto: ovvero se potesse avere una medicina immediata per la squadra”. Vagnati, nella sua disamina, tira le orecchie anche i calciatori: “Abbiamo fatto due-tre passi indietro rispetto alla gara con l’Inter. Vogliamo un atteggiamento diverso, perché domenica la squadra non ha avuto il furore agonistico che deve avere una compagine che lotta per la salvezza, per di più in uno scontro diretto. Siamo rimasti esterrefatti”.

Da sabato col Milan, quindi, Antenucci e compagni saranno chiamati “a far vedere quello che avevano già fatto in altre gare casalinghe, perché non è tutto da buttare”. “Aldilà di ogni riflessione – sottolinea Vagnati – in campo ci vanno i calciatori: ci sarà un confronto, ma ho già parlato con qualcuno di loro e sanno che a Cagliari hanno fatto una brutta partita”.

E se “non è tempo delle chiacchiere, ma di tirarsi su le maniche e lavorare perché non c’è rimasto tempo per parlare”, non è nemmeno questione di modulo. “Ne abbiamo parlato con Semplici. Se uno ha fiducia dell’allenatore ha fiducia anche delle sue interpretazione tecnico-tattiche. E’ questione di equilibrio: la Spal in fase di non possesso non ne ha avuto e la colpa è di tutti, non solo della difesa, perché è una fase a cui partecipano tutti gli uomini in campo”.

Leonardo Semplici confermato per riconoscenza? Nemmeno. “Abbiamo parlato con un allenatore che conosciamo per capire se avesse una medicina per dare un’immediata svolta a una stagione importantissima, in cui vogliamo assolutamente salvarci. E le risposte le ha date.

Gli spallini quindi in campo con la forza della disperazione. Per i ragazzi di Ringhio una prova da non sottovalutare nella maniera più assoluta.

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