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Milan alla riprova

 

Dopo il Derby vinto, il Milan di Gattuso è chiamato a confermare i progressi, tornando a far punti in campionato dopo due sconfitte consecutive. Con la Viola è scontro diretto per l'Europa League. 

 

Il Milan c'è. E' ancora vivo. Non alza bandiera bianca e non getta l'ancora. La stagione è ancora degna di essere vissuta. Il Milan resta in corsa in Coppa Italia ed in Europa League. Ora Gattuso è chiamato a compattare le fila, dare un'anima a questa squadra, per arrivare agli impegni di febbraio con Lazio e Ludogorets con un Milan degno di essere chiamato tale. 

Perchè quello del Derby gagliardo di mercoledi' lo è stato a tutti gli effetti. Quello atroce di Verona e di San Siro con l'Atalanta, proprio no. 

In campionato ora il Milan è dietro, ma ha l'obbligo di recuperare, puntando perlomeno ad arrivare sesto, qualificandosi per la prossima Europa League. Gli obiettivi sensibili ora restano Caoppa Italia ed Europa League, ed il campionato deve servire da importante "allenamento", se cosi' si può dire, per le due competizioni dove il Milan vuole provare a competere per la vittoria finale. 

Ma attenzione a non pensare che ogni problema sia stato risolto nel Derby di mercoledi'. Tutt'altro. Di rondini che poi non hanno fatto primavera, in questi anni, se ne sono viste parecchie in casa Milan. 

La Fiorentina al Franchi, a sole 36 ore dai massacranti 126 minuti del Derby, è avversario complicatissimo. 

La squadra di Pioli dopo un avvio difficoltoso a seguito di un mercato che ha rivoluzionato la rosa, si ritrova ora, nella seppur breve classifica che va dal sesto posto della Sampdoria al dodicesimo del Milan, addirittura davanti ai rossoneri e ad un solo punto dal posizionamento europeo. 

I Viola sono in crescita. Spicca sopratutto l'aspetto difensivo. Nelle ultime 6 di campionato, i Viola hanno subito appena 3 reti. Se si guardano le ultime 4, la Fiorentina ha sempre chiuso con la propria porta inviolata. A fare da contraltare sono i gol segnati. 6 nelle ultime 6, con il 3-0 al Sassuolo a sbilanciare un magro computo. 

Pioli girando e rigirando gli uomini ha trovato una quadratura. 4-3-3 o 3-4-3, con pochi cambiamenti di uomini. E ora, la sua Viola, sembra girare. 

Verdiamo ora qualche precedente tra le due squadre al Franchi di Firenze. 

Nella passata stagione finì 0-0 il confronto tra Sousa e Montella. L’anno prima i Viola vinsero invece per 2-0 alla prima giornata di campionato, grazie alle marcature di Marcos Alonso ed Iličić.

L’ultimo successo in trasferta del Milan a Firenze è relativo alla stagione 2013-2014, 2-0 con gol di Mexès e Balotelli. Sulla panchina rossonera, allora, c'era Seedorf.

In generale, Viola in vantaggio nei confronti diretti con i rossoneri disputati a Firenze: 31 vittorie, 22 pareggi e 24 sconfitte per i padroni di casa, con 113 gol fatti e 100 subiti.

A livello di numeri, come detto, la squadra di Pioli ha 2 punti più del Milan in questa Serie A (26-24) e ha sia un miglior attacco (27 gol segnati a 23), che una miglior difesa (19 reti incassate contro 26). 

Vediamo ora le possibili scelte dei due tecnici.

Pioli arriva alla gara con l'intera rosa a sua disposizione. Di fatto l'unico dubbio è legato a Pezzella, che arriva alla gara leggermente acciaccato. Dovrebbe farcela, altrimenti pronto Vitor Hugo. 

In porta ci sarà Sportiello. Davanti a lui, come detto, Pezzella-Astori in mezzo, mentre Laurini e Biraghi saranno i difensori esterni.

Confermato il trio di centrocampo, con Badelj davanti alla difesa e Veretout-Benassi ai lati. Completa il 4-3-3 il tridente formato da Chiesa, Simeone e Thereau. 

Gattuso deve invece fare a meno di Conti, Mauri, Storari, Abate e il grande ex della sfida, Kalinic. 

Donnarumma Junior, invece, recupera e parte dall'inizio.

Davanti a lui, conferma per Calabria, Bonucci, Romagnoli e Rodriguez. Qualche dubbio in più a centrocampo, dove Montolivo dovrebbe essere preferito a Biglia, stanco dopo i supplementari nel Derby. Kessiè e Bonaventura dovrebbero essere le mezze ali. In avanti, spazio a Cutrone come prima punta, mentre Suso e Borini, leggermente favorito su Calhanoglu, completeranno il tridente. 

 

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