L'ex numero 45 rossonero infatti, da quasi due stagioni ha ritrovato continuità di rendimento e buon feeling con il gol, tanto che si è anche riproposto il tema su un suo possibile ritorno nella Nazionale italiana.

Da sportivo, oltrechè da suo ammiratore, ho grande piacere che Mario abbia finalmente trovato un ambiente tranquillo che gli stia consentendo di esprimere al meglio quelle che sono le sue qualità.

Tuttavia, da milanista, non mi auguro un suo ritorno in maglia rossonera anche se l'operazione, in sè, potrebbe rivestire caratteri altamente suggestivi.

Mario Balotelli infatti non è mai stato un giocatore normale. Discusso, controverso, a volte anche non simpatico, però avvolto da un talento incredibile.

Madre natura lo ha dotato di un fisico d'ebano che si miscela in maniera perfetta con una forza d'urto impressionante, doti tecniche eccelse e qualità balistiche eccezionali.

Sarebbe, in fieri, il prototipo dell'attaccante perfetto. Indolenza, pigrizia e sindrome dell'io contro il mondo (tipico degli orfani) sono stati da sempre i suoi grandi limiti.

A mio avviso però, Balotelli per rendere al meglio ha necessità di giocare e vivere in un ambiente tranquillo e sereno in cui possa sentirsi protetto e coccolato.

E' il classico giocatore nevrile che dà il meglio quando sente tanto affetto attorno a sè e che, in un contesto metropolitano, può tendere a perdersi.

Rimane poi un giocatore dalle grandissime doti, ma prevalentemente un solista che in un contesto di squadra fatica ad emergere se non è la prima ed unica opzione offensiva della stessa.

Per tutti questi motivi, pur essendo un grande estimatore del Balotelli calciatore, non mi auguro ad oggi un suo ritorno in maglia rossonera. Potrebbe non essere la soluzione migliore per lui e potrebbe non portare vantaggio al Milan.