Allenamento

 

Un problema chiamato preparazione atletica

 

In estate si sono commessi degli errori; il Milan però ha scelto di seminare adesso per raccogliere a marzo

 

 

Quando una squadra è costretta a rifare la preparazione fisica a dicembre, significa che i carichi di lavoro predisposti durante il periodo estivo sono stati sbagliati. Rino Gattuso, appena subentrato in panchina a Vincenzo Montella, si è così trovato dinanzi ad una bella gatta da pelare. La scelta da prendere non era facile: impostare subito un nuovo lavoro atletico o aspettare la sosta di gennaio? Gattuso ha optato per la prima opzione, visto che fra febbraio e marzo vi saranno i sedicesimi di Europa League e, a questo punto, per il Milan l'obiettivo primario diviene la Coppa. Certo, il lavoro atletico svolto in questi giorni non può non lasciare strascichi nelle gambe dei giocatori. Il Milan che giocherà stasera contro il Bologna ha nelle gambe circa 20-25 minuti di calcio ad alto ritmo. Si spera possa bastare ed il timore riguarda soprattutto la gestione dei minuti finali. A Benevento per esempio, la squadra faceva davvero fatica a tenere il pallone durante il recupero contro l'ultima della classe e l'attenuante dell'uomo in meno regge davvero poco.

Qualcuno, dalle parti di Milanello, ha paragonato la situazione attuale a quella della prima parte di stagione del 2006, con una squadra che non aveva proprio svolto la preparazione atletica a causa delle sentenze di Calciopoli che avevano costretto il Milan a giocare un preliminare di Champions League non preventivato. Oggi come allora, i giocatori sentono di non avere tanta benzina nelle gambe e preferiscono disciplinare lo sforzo sui 90 minuti. Forse è proprio legandosi a questo ricordo che Rino Gattuso ha pensato di passare subito alla terapia d'urto. Seminare adesso, per raccogliere in primavera. Sembra questo il motto del Milan. Per adesso, si può soltanto soffrire e stringere i denti.

 

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