zapata

 

La vittoria dell'essenzialità

 

Milan non spettacolare, ma chirurgico e compatto

 

 

Si dice che l'essenziale sia invisibile agli occhi. Ciò è vero con le sue dovute eccezioni. Una di esse è propria la gara di ieri sera vinta dal Milan contro il Sassuolo.

Una prestazione quella dei rossoneri che non passerà certamente alla storia come monumentale, ma che regala all'osservatore più attento spunti tattici preziosi.

Montella sceglie di schierare una squadra ordinata. Il canovaccio delle ultime partite ha ormai stabilizzato il Milan in un 3-4-2-1 flessibile in fase si possesso che diventa 4-1-4-1 in fase di non possesso.

L'uscita palla non è ancora rapida come vorrebbe l'allenatore rossonero ma questo dipende molto dalle zone di campo in cui Suso e Calhanoglu vengono a ricevere. Lo spagnolo è il vero faro del Milan e le azioni più pericolose passano sempre dai suoi piedi.

Al momento invece, il giocatore turco non è collocabile in questo sistema di gioco. Non ha nelle sue caratteristiche l'amministrazione della palla e la verticalizzazione, aspetti che probabilmente porteranno Montella a preferirgli Bonaventura nella prossima trasferta a Napoli.

Il gol di Romagnoli ha sbloccato psicologicamente il Milan che, sino a quel momento, era rimasto troppo contratto e non era riuscito a dare uno sviluppo veloce e coerente alle sue trame offensive.

Ne è nata una ripresa molto positiva per la squadra rossonera che, ai punti, avrebbe anche meritato uno scarto di reti più pesante a suo favore.

La squadra ha un suo ordine ed un suo senso logico ma fa fatica a fare gol anche perchè la forma di Kalinic non è ancora eccelsa. Il croato però difficilmente andrà in turnazione perchè è fondamentale per i movimenti, il gioco di sponda e l'intelligenza tattica.

Sarà difficile inoltre per Montella rinunciare alla presenza quasi fissa di Zapata fra i titolari. Il colombiano è l'unico marcatore rapido che c'è in rosa e ciò lo rende quasi insostituibile in una linea a 3.

Senza Zapata la linea difensiva del Milan è più attaccabile con palloni verticali e ciò porta inconsapevolmente la linea stessa ad abbassarci. Con ciò ne risente l'intero gioco della squadra che non può svilupparsi nella maniera migliore.

Il calcio, prim'ancora che una questione umana di antipatie e simpatie, è una questione di equilibri. Se gioco spesso Zapata il motivo è di campo e se per qualcuno è un giocatore mediocre dovrebbe rifelttere sul fatto che in rosa non c'è un pari ruolo che possa giocare al suo posto. Ciò è emblematico!

 

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