Un turnover necessario
La squadra tra Europa League e Campionato sprecherà molte energie e far girare qualche elemento potrebbe essere la chiave giusta
Mai una formazione schierata più di una volta. Si può riassumere così questo inizio di stagione rossonero e per ora l'allenatore del Milan ha avuto pienamente ragione, tranne gli errori grossolani commessi a Roma contro la Lazio.
D'altronde è risaputo che Vincenzo Montella sia un fanatico del turnover e anche a Firenze lo ha dimostrato, ottenendo comunque ottimi risultati.
Ma è davvero necessario cambiare uomini ogni partita? Dipende. Se il turnover è fatto in maniera ragionata può portare solo benefici. Ovvero un nucleo di 6-7 giocatori base e gli altri 4-5 che girano in base alla partita da giocare e se si parla di giocatori del calibro di Suso, Bonaventura, Silva, Kalinic e Calhanoglu comunque cadi bene. L'importante è non ripetere gli errori di Roma dove Vincenzo Montella ha lasciato in panchina quasi tutti i più forti per far giocare calciatori a dir poco discutibili.
In più questa stagione il Milan avrà anche l'Europa League e quindi dosare le forze di alcuni potrebbe essere molto importante per arrivare al finale di stagione con le pile ancora cariche.
In alcune zone di campo visti i pochi sostituti o di sostituti non all'altezza qualcuno dovrà fare gli straordinari, ma i rossoneri in rosa hanno un gruppo di 15/16 titolari e sfruttarli girandoli è la miglior soluzione possibile.