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Istanbul da, Istanbul toglie

 

Inter sconfitta in finale di Champions. E partono, giustamente, gli sfottò

 

Dopo Istanbul 2005, per noi milanisti veder vincere l'Inter una Champions League proprio in quello stadio lì, dopo aver eliminato noi in semifinale, sarebbe veramente stato un uro colpo.

Ma per fortuna il Dio del calcio, non ha voluto questo. E anzi, da oggi ci ha anche addolcito un pò i ricordi di quello stadio e di quella città lì. Da ieri sera Istanbul per noi è diventata meno amara. 

Nessuna rivincita del 2003, al massimo del 2005, quando noi eliminammo loro per poi cadere, come loro, a Istanbul in finale. E ricordiamo bene noi gli sfottò di una Nazione intera nei nostri confronti.

Oggi è arrivato il momento di prenderci una bella rivincita. Anche se noi, con la nostra storia unica, ci eravamo già rifatti sul campo e non solo a parole, due anni dopo ad Atene. 

Oggi però è il momento degli sfottò. Non c'è testa alta che tenga, non c'è prestazione che possa farci infierire di meno. Se perdi in una finale di Champions, come toccò a noi nel 2005 o alla Juve recentemente nel 2015 e 2017, abbassi la testa e subisci.

Ed ecco che oggi Milano è stata tappezzata di striscioni da parte della curva sud, cosi per addolcire il rientro ai nostri cari cugini. Una goduria incredibile diciamocelo. 

Clamorosamente beffarda per loro, fermati in quella stessa porta dove 18 anni fa Dudek chiusa la strada a Shevchenko. Oggi è toccato ad Ederson chiuderla a Lukaku. 

Sempre lui, protagonista in negativo, come nella finale di Europa League con il Siviglia. 

Grazie Inter per averci addolcito la nostra estate. In fondo siete nati per questo. 

Nati male, nati tardi e nati dopo. 

Un saluto da Rodri. 

 

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