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Milan-Craiova: Reparto avanzato

 

Analizziamo il reparto offensivo rossonero visto a San Siro contro il Craiova

 

Era e continua ad essere il reparto sotto osservazione quello degli attaccanti rossoneri, e ne sono una conferma le dichiarazioni nel post partita dell'AD Fassone. Nel frattempo Montella fa con chi, al momento, forma la rosa del reparto, vale a dire Suso, Cutrone, Andre Silva, Borini, Niang e Calhanoglu.

Lo schema adottato (4-3-3) è quello classico, e la scelta iniziale vede il rientro tra i titolari di Suso, Niang a sinistra e Cutrone al centro (preferito a Silva) per motivi fisici.

Ottima la prova del piccolo bomber Patrick Cutrone, sicuramente il più in palla del reparto, oltre che per il suo primo gol ufficiale tra i professionisti che di fatto chiude il match, soprattutto per gli ottimi movimenti che spesso forniscono ai compagni la soluzione per imbeccarlo. Sicuramente una scoperta di questa estate, che mette dei seri dubbi sulle scelte della società, e cioè se farlo restare in rossonero o se mandarlo in prestito a farsi le ossa. Credo sarà determinante il nome del l'attaccante che la società riuscirà ad acquistare da qui alla fine di agosto.

Positivo anche il rientro di Suso, capace per 60 minuti (massima autonomia del momento) di deliziare con le sue giocate a tratti raffinate. È molto piaciuto il binario che ha costruito a destra con un Conti instancabile. Sarà senza ombra di dubbio uno degli uomini fondamentali dell'indice titolare di Montella, ma questo lo si era già intuito la stagione scorsa.

Niang è apparso il solito Niang. Si è dato molto da fare, ma spesso ha finito per non ricorrere fino in fondo il suo avversario esponendo la difesa a qualche potenziale pericolo che solo la pochezza dei rumeni non ha permesso che si tramutasse in pericolo reale. Degli attaccanti è quello che ha avuto le migliori occasioni da gol, ma è riuscito a divorarsele, non riuscendo così a trasformare in applausi qualche fischio che gli è stato riservato nel finale, figlio comunque, a mio avviso, del pregiudizio. Lui deve continuare a lavorare, perché per caratteristiche uno così in rosa ci servirebbe. La testa purtroppo è il suo fattore decisivo.

Lampi di "buonissime sensazioni" sono arrivati dai subentrati Cala e Andre Silva, due giocatori che fanno intravedere le qualità di cui si parla e che hanno messo in mostra in altri campionati. Non bisogna avere fretta e pretendere tutto e subito dai due, il primo perché viene da un lungo periodo di inattività, il secondo perché ha bisogno del giusto ambientamento in una nuovissima realtà, non dimenticando mai che ha solo 21 anni. Siamo però sicuri che diventerà un grande giocatore.

Non giudicabile Borini.

 

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