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Il caso Gordon

 

La strana e oscura storia di un Milan che pagò per una corruzione che (forse) non ci fu

 

Il Caso Gordon risale al novembre del 1978, è una curiosa vicenda dove la società Milan fu accusata dall'Uefa di aver comprato un arbitro, lo scozzese John Gordon. In questa misteriosa storia, oltre a Gordon e al Milan, uno dei protagonisti è l'ex conduttore televisivo Cesare Cadeo, che al tempo era addetto delle pubbliche relazioni della società rossonera.

Calcio Giocato ripercorre la storia del Caso Gordon che al Milan costò 25000 franchi di multa per tentativo di corruzione.

E' un freddo e nebbioso novembre meneghino del lontano 1978. Si doveva giocare la partita di Coppa Uefa Milan - Levski.
il giorno prima della gara, l'addetto alle pubbliche relazioni del Milan, come consuetudine accompagnò l'arbitro scozzese Gordon e i due guardalinee a fare compere nel centro di Milano. I tre scozzesi si capultarono dentro un negozio di abbigliamento e comprarono di tutto: golf, giacche a vento, camicie, pantaloni, calze e slip per loro e per le loro famiglie. Al momento di pagare, la cassiera non accettò le sterline dei tre scozzesi, quindi pagò il conto Cesare Cadeo.

L'ex incaricato a tenere i contatti e i rapporti con gli arbitri, notò immediatamente un senso di gratitudine misto ad imbarazzo dei tre scozzesi. Ma, stando alla sua dichiarazione, pensava che gli restituissero i soldi al rientro in hotel. Il che, invece, non avvenne.

Quando l'arbitro Gordon tornò in patria incontrò un sua amico ex arbitro inglese in un pub, che allora era un componente della commissione arbitrale dell'Uefa. Tra una birra e l'altra, Gordon raccontò di essere stato trattato con i guanti bianchi durante il soggiorno milanese, sottolineando la vicenda del conto pagato al negozio.

Casualmente, il prossimo avversario che il Milan doveva affrontare in Coppa era il Manchester United. L'amico di Gordon, preoccupato della troppa cortesia della società italiana, accusò il Milan di tentativo di corruzione.

L'Uefa mandò un telegramma al presidente del Milan Felice Colombo, specificando che venivano confermate le accuse di Gordon. Colombo e Cadeo vennero convocati dalla commissione disciplinare della federazione europea all'Hotel Hilton di Zurigo. L'incontro fu duro e inesorabile. L'arbitro John Gordon venne radiato dalla federazione, alla società Milan fu inflitta una multa di 25000 franchi svizzeri.

Il presidente della commissione disciplinare dell'Uefa accusò la dirigenza rossonera di aver disonorato il calcio.
Cesare Cadeo perse la carica di addetto alle pubbliche relazioni del Milan e fu sostituito da Toni Capellari.

Il Caso Gordon ha rovinato la carriera dell'arbitro scozzese e quella di Cesare Cadeo come dirigente della società rossonera, oltre al fatto di aver infangato il nome del Milan e di tutto il Calcio italiano. I giornali dell'epoca chiamarono Cadeo "Mister Cachemire". Cadeo pagò di prima persona quella che sembrò da subito una combina dell'ex arbitro inglese (amico di Gordon) per proteggere la squadra della sua città. Cadeo venne accusato di aver comprato un baule di golf ai tre arbitri pari alla cifra di 2 milioni dell'epoca. In realtà sborsò 550 mila lire. Ma il fatto più grave fu che non gli permisero di confrontarsi direttamente con l'arbitro Gordon. Praticamente la disciplinare dell'Uefa condannò il Milan a prescindere, senza dargli nessuna possibilità di controbattere alle accuse.

 

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