Buffon_Totti

 

Se il nuovo che avanza fa paura...

 

Totti, Buffon, Ibrahimovic. 3 grandissimi campione, un mesto epilogo in comune. Quando lasciare spazio ad altri diventa un'impresa così ardua...

 

 

Il pareggio per 1-1 rimediato in extremis a Wembley contro l’Inghilterra dovrebbe, salvo sorprese, sancire la fine del breve interregno di Luigi Di Biagio come CT della Nazionale Italia. Il commissario federale Alessandro Costacurta, ha infatti recentemente dichiarato che il nome del nuovo CT della Nazionale, che avrà il compito di guidare gli azzurri a partire dalle prossime amichevoli di Maggio e Giugno, sarà annunciato il 20 Maggio. Dopo il fallimento consumatosi nel play-off contro la Svezia, e la conseguente e storica esclusione dal Mondiale russo, il calcio italiano ha bisogno di ripartire, e per farlo ha bisogno di rinnovare i suoi vertici, a partire proprio da un CT di spessore. Tuttavia, diverse dinamiche hanno impedito l’accelerazione del processo di rinnovamento, una fra tutte l’ostinazione di Gianluigi Buffon che, nonostante avesse annunciato in pompa magna il ritiro dalla Nazionale nelle ore post-Svezia, ha figurato tra i nomi dei primi convocati da Di Biagio.

Il portiere della Juventus, nonostante la veneranda età di 40 anni, sembra faticare nel farsi da parte, sia nel suo club di appartenenza, dove costringe un ottimo estremo difensore come Szczesny a guardare la maggior parte delle partite della Juventus dalla panchina, sia in Nazionale, dove due ottimi prospetti come Mattia Perin e Gianluigi Donnarumma, che probabilmente sarebbero già da tempo i titolari di molte Nazionali europee e non, sono costretti a ritardare l’esordio in gare ufficiali. Quello di Buffon non è l’unico caso di grandi campioni che, sul finire della carriera, faticano a lasciare spazio al nuovo che avanza. Negli ultimi giorni, infatti, nonostante una tenuta fisica che sembrerebbe ormai definitivamente compromessa, e l’assenza prolungata da palcoscenici di rilievo, Zlatan Ibrahimovic ha fatto sapere che aspetterà una chiamata del CT della Svezia per il Mondiale in Russia. Ora, pagato il dovuto rispetto al campione che il gigante svedese è stato, il fatto che Ibra speri in una convocazione suona come un’ingiustizia per gli altri componenti della Svezia, che il Mondiale lo hanno sudato e conquistato senza il giocatore più rappresentativo della loro storia. Qualcosa di simile accadeva qualche tempo fa a Roma, sponda giallorossa, dove la presenza di un Totti 39-enne causò più di qualche problema all’allora-tecnico della Roma Luciano Spalletti. L’allenatore di Certaldo, reo di aver scelto più di una volta Dzeko come terminale offensivo per la Roma, con Totti costretto alla panchina, fu costretto a fronteggiare critiche severe, che hanno portato a più di uno sfogo di Spalletti stesso con conseguente e finale separazione del tecnico toscano dalla Roma.

La tendenza di molti giocatori a non voler abbandonare la loro comoda e riscaldata poltrona, ricorda molto quella di alcuni politici che tardano a lasciare la scena, atteggiandosi a dinosauri che spesso e volentieri osteggiano il processo e l’exploit di giovani in rampa di lancio. La suddetta tendenza è probabilmente il motivo principale per cui l’Italia oggigiorno guarda la maggior parte delle Nazioni europee dal basso. Poca fiducia nel nuovo, e tanti interessi da conservare.

JUVENTUS-MILAN
SERIE A
md tube rettangolare2

HIGHLIGHTS: Milan-Inter

.QUI gli tutti gli highlights dal '18/'19 ad oggi 

DICHIARAZIONI POST MILAN-INTER
MAURO SUMA: A BOTTA CALDA
MEMORIES: IL PROSSIMO AVVERSARIO

Cerca in MD

articoli della Categoria

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.