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Gasperini, una carriera fra alti e bassi

Per il tecnico piemontese un cammino a due volti. Non è un tecnico da "grande"?

 

 

Una carriera altalenante. È questo il percorso dell'attuale tecnico dell'Atalanta Gian Piero Gasperini. Un cammino a due volti, che ha mostrato un tecnico di altissimo livello in alcune piazze, meno in altre. Dopo una serie di alti e bassi tra Crotone e Pescara il tecnico di Grugliasco arriva sulla panchina del Genoa, dove siederà per 4 stagioni, dal 2006 al 2010, con risultati eccellenti. Nella stagione 2006/2007 chiude al 3° posto il campionato di Serie B, dietro Juve e Napoli, con 10 punti di vantaggio sulla quarta classificata e col secondo miglior attacco del campionato. Nella stagione successiva, la prima in A, chiude al nono posto a pari punti con l'Atalanta, dopo aver lottato quasi fino alla fine per un posto in Europa. Nel 2008/2009 riporta il Genoa alla vittoria nel derby, che mancava dalla stagione 2002/2003, e nel girone di ritorno si ripete. La stagione si concluderà con il piazzamento in Europa League, mancando la Champions solamente per gli scontri diretti sfavorevoli con la Fiorentina.

Nel 2009/2010 i rossoblu vengono eliminati all'ultima giornata della fase a gironi di Europa League, mentre in campionato chiudono al 9° posto. Nel 2010/2011, dopo 10 giornate e soli 11 punti ottenuti, viene esonerato e sostituto da Ballardini. Forse per la mancanza di stimoli, e la voglia di cambiare aria, termina l'avventura genoana. Ma i risultati ottenuti fin li sono importanti, ed ecco che nel giugno 2011 viene chiamato sulla panchina dell'Inter. Per il tecnico piemontese arriva finalmente il grande salto, ma l'inizio sarà già in salita. Nel match del 6 agosto 2011, alla prima partita ufficiale, arriva la sconfitta per 2-1 in Supercoppa contro il Milan, e gia i primi malumori iniziano a farsi strada. Passa poco più di un mese, e dopo una serie di (disastrosi) risultati in campionato arriva l'esonero, fatale la clamorosa sconfitta per 3-1 in casa del Novara. Gasperini detiene cosi un record particolare, è infatti l'unico allenatore nerazzurro a non aver vinto nemmeno una partita ufficiale. L'esperienza lo marcherà come allenatore inadatto alla grande squadra.

Dopo una tappa a Palermo il tecnico ritorna, nel 2013, sulla panchina del Genoa. E ancora una volta Genova si riscopre terreno fertile. Arrivato dopo la 6ª giornata, con la squadra al quart'ultimo posto, gli bastano otto partite per portare il Genoa al settimo posto solitario in classifica. Il 6 gennaio 2014, grazie al successo per 2-0 sul Sassuolo, porta il Genoa alla vittoria n. 500 in Serie A. Chiuderà il campionato 2013-2014 al 13º posto. Nella stagione successiva chiude al 6° posto, e solo la mancata concessione della licenza Uefa impedisce al Genoa di partecipare nuovamente all'Europa League. Esperienza importante anche in chiave Milan, il tecnico piemontese infatti farà conoscere al calcio italiano un certo Suso, mandato in prestito dai rossoneri proprio al Genoa, e Gasperini, utilizzandolo nel ruolo di 2^ punta, esalta al meglio le sue caratteristiche. Suso tornerà poi al Milan, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Nel 2016 arriva sulla panchina dell'Atalanta e i risultati sono ancora più straordinari. Lo scorso anno il 4° posto finale lo porta direttamente alla fase a gironi di Europa League, facendo impazzire i bergamaschi. E arriviamo cosi a questa stagione, ancor più sorprendente. Siamo solo a marzo, e l'Atalanta, pur fuori dalla coppa, continua a sorprendere. Un'Europa League giocata alla grande e terminata solo ai sedicesimi, per lo sfortunato sorteggio col Borussia Dortmund. Una qualificazione sfumata solo per una rete, in virtù dell'1-1 casalingo dopo la sconfitta per 3-2 all'andata. In campionato la squadra bergamasca è attualmente all'8° posto, e continua a sorprendere. Ancora con Gasperini, allenatore che sa far rendere al massimo i giovani. Da qui il dubbio. È solo un allenatore da piccola squadra? L'esperienza all'Inter dice questo, ma se cosi poteva essere dopo il Genoa difficile dirlo dopo lo straordinario percorso Europeo con l'Atalanta. I grandi club sono avvisati, Gasperini potrebbe essere la carta giusta.

 

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