Se pensiamo che una ventina di giorni fa eravamo qui a contare i minuti di un bonifico che non arrivava mai ed oggi, invece, andiamo a chiudere una mega trattativa che ha portato al Milan l’attaccante più forte del campionato italiano, ci sarebbe da non crederci.

Una trattativa complessa, sontuosa per certo versi, che ha ha coinvolto due big del nostro campionato (Bonucci ed Higuain) ed una delle sue più grandi promesse (Caldara).

Una trattativa andata in porto nonostante fino all’ultimo ci sia stato chi ha tentato di ostacolarne l’esito positivo nonostante, in realtà, fosse tutto già stabilito. Una trattativa che si è di fatto chiusa alle 2,40 della notte tra lunedì e martedì, quando dopo 4 ore di colloquio il procuratore di Higuain ha lasciato Casa Milan.

Ma secondo voi, ci sarebbero stati i colloqui tra tutte le parti interessate martedì pomeriggio se nel colloquio della notte tra Leonardo e Nicholas Higuain non si fosse arrivati ad una intesa di massima?

Come poteva essere che tutto saltava perché Higuain non accettava di andar via se non a titolo definitivo, voleva un ingaggio distante da quello offerto dal Milan ed era irremovibile sulla buonuscita pretesa dalla Juve?

No, ormai era tutto fatto, si trattava solo di limare i dettagli, dettagli che sono andati a posto nel breve volgere di qualche ora negli incontri di ieri.

Non poteva saltare tutto per la buonuscita dalla Juve, per il semplice fatto che Gonzalo l’avrebbe pretesa in qualunque squadra fosse andato a giocare, motivo per cui un accordo si sarebbe trovato altrimenti sarebbe saltato l’approdo in bianconero di Bonucci.

Insomma, chi va dietro a questi ridicoli giornalisti che si ostinano e si divertono a spargere tensione tra la tifoseria milanista ha passato ore di paura e di pessimismo che tutto potesse saltare, mentre chi guardava la vicenda con lucidità non poteva non sapere che sarebbe finita con un esito positivo.

La figura di merda, invece, l’hanno collezionata quei presunti esperti di mercato che fino a qualche ora dalla fumata bianca continuavano a dire che il Milan non era nelle condizioni di acquistare un top player di questo tipo perché è con le pezze al culo.

Sono gli stessi che non sapendo fare minimamente il proprio mestiere non hanno ancora ben capito nelle mani di chi sia finita la proprietà dell’AC Milan.

Al di là di tutto bisogna essere felici per la piega che ha preso il mercato milanista in queste ore.

Al Milan è arrivato un grandissimo giocatore, ma soprattutto un grandissimo attaccante.

Dopo Ibra nel 2010, finalmente la dirigenza è riuscita a portare in rosa quanto di meglio sulla piazza.

Francamente dopo mesi di cattiverie, umiliazioni, apprensioni e vessazioni di ogni tipo, oggi meritiamo di goderci questa gioia e questa felicità, ritrovando anche un orgoglio da troppo tempo calpestato. E ci piace anche sottolineare come lo spunto a tutta l’operazione l’abbia data Bonucci, ma le condizioni stavolta siano state quasi per intero dettate da Leonardo. Ed a questo proposito sarebbe bello se i tifosi milanisti approfittassero di questa vicenda per smetterla di dividersi ancora in fazioni divise tra i sostenitori del nuovo corso di Leonardo (che ha già riconquistato molti di quelli che non lo volevano in quanto traditore) e quelli che stavano dalla parte di Mirabelli e Fassone.

Abbiamo già vissuto un anno di lacerazioni e divisioni tra le vedove di Galliani e Berlusconi ed i cavalieri di Fassone e Mirabelli, e per questo abbiamo perso tempo e sperperato energie che invece adesso è il momento di incanalare a supporto dell’unica fede che ci dovrebbe unire, e cioè il nostro Milan.

Infine due parole su Leonardo Bonucci.

Nessun rancore nei suoi confronti, nessun tradimento nei nostri. Abbiamo goduto e gioito non poco per averlo avuto con noi la scorsa estate, simbolo di una rinascita che speravamo riproponesse alla ribalta il nostro Milan.

Si è sempre battuto e comportato con professionalità, ed oggi fa la scelta di tornare indietro.

Rispetto questa scelta, perché sono sicuro che non è dettata dal fatto che da noi non si trovasse bene. Dietro a certe decisioni ci possono essere motivazioni umane che non possiamo sapere e conoscere, ma solo rispettare.

Ciao Leo, è stato bello averti con noi.

E poi in fin dei conti se oggi abbiamo in rosa Caldara ed Higuain è anche grazie a te.