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Un top per l'esterno?

 

 Ormai ci siamo. La nuova, attesissima, stagione sta per cominciare. Archiviato positivamente il preliminare, oggi affrontiamo l'ultimo ostacolo per l'Europa League, e domenica comincia un campionato in cui ci giochiamo veramente molto del nostro futuro. Sono anche ore febbrili per la definizione della prossima rosa, sia in entrata che, soprattutto, in uscita.

Ormai il tempo delle decisioni irrevocabili stringe. Fuori Bacca e dentro Kalinic è di queste ultimissime ore, mentre sembra che siano definitivamente sulla strada dell'uscita Paletta, Niang, Gomez e Sosa. Le prove e le occasioni offerte sembra abbiano portato alla definitiva scelta di Zapata come quarto centrale in rosa, a scapito di Paletta ma, soprattutto di Gomez, uomo che ad inizio mercato sembrava godere della grande considerazione di Montella. Il paraguaiano ha un discreto mercato, mentre Zapata si è giocato benissimo le sue carte nelle occasioni fornitegli in questo inizio di stagione. Per quanto riguarda Niang, invece, sembra che il mosaico si vada componendo in questa direzione: l'arrivo di Kalinic in avanti dovrebbe chiudere il discorso per l'arrivo di un top player in attacco ( e francamente, viste le condizioni per arrivare a Aubameyang e Belotti, a me pare giusto così), ma l'uscita di Niang potrebbe suggerire che il colpo finale di Fassone-Mirabelli sarà riservato per un esterno offensivo. In questo senso ci attendiamo qualche grande sorpresa nei prossimi giorni.

Alla fine di giugno, dopo la raffica di acquisti in entrata, avevamo espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla dirigenza, sospendendo però il giudizio complessivo anche in funzione delle operazioni in uscita. Cambiare una rosa in almeno la metà dei suoi elementi non è un lavoro affatto semplice, ed al di là delle qualità dei nuovi (che dovranno essere dimostrate dal campo) c'è da mostrare un grande apprezzamento per le capacità dimostrate da Mirabelli in fase di vendita. Senza soffermarsi sulle sterili polemiche nate circa il diritto e non l'obbligo della cessione di Bacca al Villareal (che evidentemente non si è potuta fare e basta), il nostro DS rischia di portare a termine una campagna che potenzialmente (se Bacca verrà riscattato dal Sottomarino Giallo) porterà nelle casse del Milan una cifra che potrebbe superare gli 80 milioni di euro. Alzi la mano chi avrebbe pensato fosse possibile tirare fuori una cifra del genere dalla rosa dello scorso anno. Questo solo a livello di cartellini, perché anche a livello di ingaggi di cui ci siamo liberati è stato fatto un ottimo lavoro. Una operazione completa di maquillage che alla fine ci restituisce una squadra decisamente più forte ed ambiziosa, che per il prossimo campionato deve tornare tra le prime quattro in campionato (e magari puntare a vincere l'EL), e che, se tutto va bene, potrà poi puntare a vincere tra due stagioni con l'inserimento in rosa di due o tre top player su una base giovane e già solida. Sono convinto che per i buoni esiti della stagione sarà fondamentale partire subito col piede giusto, facendo il pieno di punti e, soprattutto, di entusiasmo (per l'età media molto giovane proprio l'entusiasmo potrebbe essere un fattore). Il calendario, diciamolo francamente, in questo senso ci dà una bella opportunità. Il doppia confronto con lo Shkendija in coppa, Crotone, Cagliari, Lazio, Udinese, Spal e Samp ci offrono la possibilità di partire subito forte. Q parte l'insidiosa trasferta di Roma con la Lazio alla terza, nessun avversario deve fare paura al nuovo Milan. Sarà fondamentale la mentalità che la squadra dimostrerà nell'approccio ad avversari sulla carta alla portata, ed in questo senso sarà fondamentale vedere se il nuovo capitano riuscirà a trasferire al resto della truppa un po' di quella fame che contraddistingue la Juventus in ogni circostanza, soprattutto contro le piccole. Penso che anche in questo senso possa aver influito in società ed allenatore la scelta di dare a Bonucci la fascia di capitano per il nuovo Milan. Ci sono circostanze in cui alcune scelte vanno fatte al di là del semplice ed aritmetico numero di presenze di un calciatore in una squadra per affidargli la guida della truppa. Diciamolo francamente, nessuno dei vecchi in rosa ha il carisma ed il carattere per prendersi sulle spalle la guida anche morale di questa nuova rosa. Per questo ritengo sacrosanto aver scelto Bonucci come nuovo capitano, così come non aveva senso proporre la petizione per sostenere la candidatura di Bonaventura: Jack non ha i crismi per fare il capitano, e poi sarebbe stato poco rispettoso nei confronti di gente come Montolivo ed Abate. A questo Milan, quasi completamente nuovo, serviva un taglio netto col passato, e la scelta di un nuovo capitano non poteva che ricadere su chi è stato acquistato per alzare il livello tecnico della squadra ma soprattutto per far fare un salto di qualità all'intera rosa in termini di esperienza e temperamentali, e cioè uno tra Bonucci e Biglia.

 

 

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