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Scaroni fa rima con... Berlusconi

 

Tantissimi i legami tra il vecchio ed il (probabile) nuovo Presidente del Milan. A qualcuno sembrerà quasi che nulla, dopotutto, sia cambiato...

 

Indiscrezioni e non solo, lasciano pensare che sarà lui il nuovo presidente del Milan, nominato dal Fondo Elliot. Paolo Scaroni, che non solo per assonanza fonetica, fa rima con Berlusconi. 

Scaroni, nato nel 1946 a Vincenza, si è laureato in Economia e Commercio alla Bocconi per poi completare il suo percorso di studi alla Coliumba University.

Inizialmente lavora per il gruppo Saint-Gobain, dove nel 1978 assume l’incarico di presidente della divisione vetro a Parigi. 

Tra il 1985 ed il 1996 ottiene il ruolo di vice presidente e amministratore delegato della Techint, importante gruppo industriale italo-argentino. Qualche guaio in quegli anni: con l’accusa di aver pagato tangenti al PSI per la Centrale Elettrica di Brindisi, durante il periodo di Tangentopoli viene arrestato. Durante il processo decide di patteggiare, venendo condannato a 1 anno e 4 mesi.

Successivamente si trasferisce in Inghilterra dove diventa amministratore delegato della Pilkington.

 

Nel 2002 diventa amministratore delegato dell’Enel. I risultati di Scaroni sono eccellenti, tanto da diventare il nuovo Ad dell’Eni, che nel 2006 raggiunge dei profitti da capogiro. Entrambe le nomine sono avvenute durante il governo Berlusconi, fatto da non sottovalutare.

Finita la lunga avventura alla guida di un colosso come Eni, è sotto processo a Milano per una presunta maxi tangente pagata dalla controllata Saipem al governo algerino, sempre nel 2014 Scaroni entra nel mondo bancario diventando vice presidente di Rothschild, protagonista come advisor proprio dell'ìoperazione che ha portato il Milan da Berlusconi a Yonghong Li.

 

Scaroni è grande tifoso del Vicenza, e nel 1997 entra nel mondo del calcio. In quell’anno, infatti, il dirigente diventa il presidente della squadra, e subito si toglie delle incredibili soddisfazioni: vince la Coppa Italia con Guidolin e arriva in semifinale di Coppa delle Coppe. Nel 1998-1999, invece, arriva un’amara retrocessione, arrivando al penultimo posto nel campionato di Serie A e cedendo così la carica di presidente nel 1999.

 

Quando Yonghong Li nel 2017 ha portato a termine l’acquisto del Milan da Silvio Berlusconi, Rothschild è stato l’advisor che ha assistito i cinesi durante il closing. In quanto conoscitore del fondo Elliott, Scaroni quindi è stato nominato consigliere dell’ormai scorso CdA della società. 

Come spesso proprio da lui dichiarato, tutta la sua famiglia è da sempre milanista tanto che l’ex presidente Silvio Berlusconi anni fa gli cedette una piccola quota del club (è uno dei piccoli azionisti che detengono in totale lo 0,03%) che attualmente ancora possiede. 

Toccherà quindi a lui traghettare il Milan verso la risalita, in attesa di capire se Elliot sarà o meno proprietaria di lungo termine o il suo intento sarà quello di vendere il club appena possibile. Dopo solo un anno, torna la presidenza italiana, come è sempre stato. E ai tifosi del Milan, vedendo quanti legami e quanti ricorsi riconducono il nuovo Presidente a Berlusconi, sembrerà, magari, che dopo quanto successo, nulla è cambiato....

 

 

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