fassone mirabelli

 

Passiamo alle cose normali

 

 Evidenti le colpe della coppia dirigenziale rossonera Fassone-Mirabelli. Elliot li sostituirà subito ? Pronte figure esperte e rassicuranti per l'ambiente Milan

 

 Dopo il comunicato di Elliot si è chiusa ufficialmente l'era cinese del Milan. Con essa, forse, anche quella del duo dirigenziale Fassone-Mirabelli in capo alla gestione rossonera. Difficile dire se ciò accadrà sin da subito. Se è ovvio e scontato che una nuova proprietà voglia inserire il proprio management, non lo è altrettanto il fatto che ritenga opportuno farlo sin da subito. Elliot si insedierà, di fatto, il 21 luglio, data della prima assemblea soci della nuova gestione. A quella data mancheranno 28 giorni alla fine del mercato e 29 all'inizio del campionato. E' saggio pensare ad un totale ribaltone ? Quanto impiegherebbe un eventuale coppia Gandini-Maldini (pura ipotesi) a subentrare ?

 

Difficile dirlo o immaginarlo, a bocce ferme. Quel che è certo è che alla lunga i due attuali dirigenti, passati alle cronache più che per gli show delle "cose formali" sui social network che per i risultati ottenuti, verranno sostituiti. Con figure più rassicuranti per il mondo Milan, piu' competenti, si spera, più idonee. 

Perchè sia sul lato di gestione manageriale che su quello di gestione sportiva i due dirigenti hanno fallito. 

 

A fare emergere le colpe dell'attuale amministratore delegato rossonero sono gli stralci delle motivazioni della sentenza Uefa pubblicati da Panorama. Una sentenza in cui, scrive la Uefa, non pesa solo lo sforamento rispetto ai parametri del FFP. No. Contano molto di più i dubbi sulla credibilità del piano economico presentato e riscritto almeno due volte e i rischi per la continuità aziendale.A minare la credibilità dei piani presentati dal Milan - scrive la Uefa a pagina 27 delle motivazioni - è la notevole diminuzione della stima dei ricavi provenienti dagli affari commerciali in Cina tra il primo e il terzo business plan che ha avuto "grande impatto sulla credibilità delle informazioni presentate dal club e sulla fiducia che il club possa raggiungere comunque gli obiettivi prefissati". Le tabelle allegate sono chiare. Si passa da una stima di 277,6 milioni tra il 2017-2018 e il 2020-2021 nello scenario base ai soli 42 milioni del terzo piano (aprile 2018). A colpire negativamente l'Uefa è l'andamento dei ricavi certificati nella prima stagione del Milan cinese: zero. 

Numeri che inchiodano Fassone alle sue responsabilità, legate anche al mancato rifinanziamento del debito, promesso, ripromesso, annunciato, e mai avvenuto. 

 In ogni caso, oggi l'amministratore delegato rossonero è a Londra per parlare con i veritici di Elliot. Si capirà quindi un po' di più sul suo futuro e su quello del management rossonero.

 

La sensazione è che a lui sia legato Mirabelli. Se saltano, saltano assieme. 

Un Mirabelli le cui colpe non abbiamo mancato di sottolieare in questi mesi, ma che sulla situazione attuale a poco a che vedere.

A lui può essere imputata una costruzione della rosa errata, con sperperamento di molti dei 230 milioni spesi durante l'estate scorsa. Può essere imputata la pessima gestione di Montella, a cui è stato rinnovato un contratto nonostante non piacesse. A lui può essere imputato il mancato rafforzamento, anche con idee a saldo zero, nel mese di gennaio, quando ce n'era più bisogno. Il tutto da unire ad una sempre difettosa gestione delle dichiarazioni dinanzi ai media. 

Al suo posto si parla di Maldini, a capo dell'intera gestione sportiva, e magari di un Direttore Sportivo esperto (Giuntoli ?), più operativo. Il passo in avanti sarebbe evidente.

 

Un passo verso la normalità. Passiamo alle cose NORMALI, potremmo dire...

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