La cessione dell'impianto consegna infatti la gestione dello stesso al comune, il che ci porta, ancora oggi, al vero problema di fondo, la mancanza di uno stadio di proprietà. Come sappiamo il Milan paga, cosi come i nerazzurri, una cifra non indifferente per l'affitto dell'impianto, con notevoli ripercussioni sugli introiti derivanti dalla voce stadio. È dunque necessario uno stadio tutto rossonero, ma è qui che sorgono i problemi. Il Milan ad oggi non ha alcuna intenzione di lasciare San Siro, nonostante il progetto di qualche anno dell'allora AD rossonero (con delega alle funzioni sociali non sportive) Barbara Berlusconi. Un progetto che prevedeva uno stadio da circa 50.000 posto in zona Portello, proprio a fianco dell'attuale sede rossonera, ma le feroci proteste dei residenti della zona, unite al ripensamento di Silvio Berlusconi portarono a bloccare il tutto.

San Siro è sempre San Siro, anche e soprattutto dopo la recente ristrutturazione che ha consentito all'impianto di ospitare la finale di Champions 2016. Non a caso nemmeno l'Inter ha intenzione di abbandonare lo storico impianto, nonostante qualche dichiarazione del passato che faceva presagire il contrario. Lo stadio fu creato da un presidente rossonero, ed il Milan è stata la prima squadra a giocarci, i rossoneri dunque non hanno alcuna intenzione di lasciare San Siro. Certamente una soluzione andrà trovata in tempi rapidi, vista l'importanza di avere uno stadio di proprietà, come la stessa Juve insegna. I tifosi sognano uno stadio tutto loro, ma la speranza di molti è quella di restare a San Siro. Magari con qualche ritocco, ma sempre nel nostro stadio.