hakan chalhanoglu

 

Calhanoglu, un Jolly per Montella

 

Forte interessamento del Milan per Hakan Calhanoglu. Scopriamo chi è e dove potrebbe utilizzarlo Montella nel suo undici ideale del prossimo anno...

 

Hakan Calhanoglu. E’ questo il nome forte uscito da ieri pomeriggio per la trequarti rossonera. Il Milan sarebbe deciso sul giocatore del Leverkusen. Un’accordo col giocatore già sarebbe stato abbozzato. Manca ora quello col club delle aspirine. Sul piatto ballano 20-30 milioni di euro.

 

Scopriamo il talento turco nel mirino del Milan.

Nato da genitori turchi a Mannheim, città che ha dato i natali a Karl Benz, nel land di Baden-Wurttenberg, sud della Germania. Da subito paragonato a Mesut Ozil, uno dei pochi "10 classici" del calcio moderno. Rispetto al giocatore dell'Arsenal, però, Calhanoglu è più dinamico e più verticale, nonostante le differenze di qualità con il tedesco siano evidenti. Rispetto ad Ozil, ad esempio, Calahanoglu tocca meno palloni, quasi la metà. Gioca più lontano dalla porta ed ha una percentuale di riuscita dei passaggi minore rispetto a quella di Ozil, circa l'80%. La lunghezza media dei passaggi di Calhanoglu è di 18 metri, la maggior parte dei quali finiscono nei piedi degli attaccanti.

In Germania è definibile "Gegen 10" perchè, pur avendo le maggiori responsabilità creative, è il giocatore del Bayer predisposto a pressare alto il portatore di palla avversario, avendo 'le aspirine' statisticamente un possesso palla tra i più bassi in Bundesliga.

 

La specialità di Calhanoglu è senz'altro il tiro dalla distanza. Basterebbe vedere un suo video su You Tube per rendersi conto di quanto sappia dare un effetto pazzesco al pallone col suo piede destro, calciando da distanze proibitive per la maggior parte dei giocatori, soprattutto da fermo. Dice di ispirarsi a Juninho Pernambucano per il modo di calciare le punizioni. Ha un baricentro piuttosto basso, pur non essendo di piccola statura (1.78), e ciò lo rende imprevedibile nello stretto. Nella scorsa stagione ha disputato solo 15 partite in Bundesliga per una squalifica che lo ha tenuto lontano dai campi per 4 mesi.

Ciò nonostante, il suo bottino nella scorsa stagione è di tutto rispetto: 6 reti e 5 assist nelle poche presenze collezionate. Nella Nazionale turca vanta 26 presenze e 8 reti

 

Ma come lo potrebbe utilizzare Montella ? Sostanzialmente in due modi. Di base, sulla trequarti, suo ruolo naturale. Sia nel 4-2-3-1 sia nel 4-3-1-2. Moduli, tuttavia, che non sembrano essere nelle idee del tecnico rossonero. Ecco allora che il turco troverebbe una collocazione plausibile in un 4-3-3 con una punta centrale e due uomini di fantasia a giocargli alle spalle.Più assimilabile ad un grande classico di Casa Milan: l’albero di Ntalae. Assieme a Suso (o ad altro trequartista) a giostrare alle spalle di Andrè Silva o Kalinic.

 

 

L’altra opzione è quella più intrigante, ma sulla quale ci sarà da lavorare.

Chalanoglu ha le caratteristiche adatte per essere spostato a fare la mezz’ala, come fu per Bonaventura. Più facile riesca ad adattarsi in un centrocampo a 5 (lo scorso anno Montella mise anche Suso in quel ruolo), più coperto e con meno compiti difensivi. Ma alla lunga, in certe gare, anche nel 4-3-3.

Da non sottovalutare poi l'importanza che avrebbe, con le doti balistiche delle quali è in possesso, nei calci da fermo, aspetto che Montella cura molto e ritiene molto importante. Non solo nei calci punizione diretti, ma anche e sorpattutto nelle abilità al cross.

 

Insomma un Jolly, tra centrocampo e attacco, utilissimo per Montella, che spera di averlo il prima possibile.

 

 

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