Cutrone - Hakan

 

Una nuove versione del turco

 

Calhanoglu più basso in un ipotetico Milan futuro

 

 

Si chiude con un successo rotondo la stagione del Milan in campionato. Il 5-1 sulla Fiorentina regala gol e spettacolo agli spettatori accorsi allo stadio per sostenere la squadra nella conquista della sesta piazza.

Certo l'obiettivo non è stato quello che ci si era prefissati ad inizio stagione, ossia quel quarto posto utile per poter andare in Champions League.

Tuttavia la stagione si presta a plurime osservazioni, sia sul versante tecnico sia su quello strettamente tattico dove il Milan è molto cambiato durante l'annata.

Contro i viola, a San Siro, la partita è stata alquanto agevole. La Fiorentina è scesa in campo con un 3-4-2-1 non perfettamente interpretato dai giocatori di Pioli.

Le distanze fra i reparti della squadra toscana non erano quelle corrette e anche l'uscita palla ne ha molto risentito. Decisamente è parsa una formazione già in vacanza.

Il Milan ha dovuto dal canto suo ottemperare all'assenza di Suso che, in organico, non ha un vero sostituto. Il 4-3-3 iniziale proposto da Gattuso ha finito piano piano per modificarsi in un modulo più elastico.

Particolarmente a suo agio nelle vesti di "tuttocampista", è stato il turco Calhanoglu che, trovata in campo una posizione ibrida, ha disputato la sua miglior partita da quando gioca con la maglia del Milan.

La prestazione dell'ex giocatore del Bayer Leverkusen apre quindi un dibattito inerente il Milan della prossima stagione e le sue reali possibilità di cambiamento tattico.

Calhanoglu potrebbe abbassare la sua posizione per guadagnare tempi di gioco. Magari da mezzala che diventa trequartista potrebbe iniziare a rappresentare il vero valore aggiunto di questo Milan.

Di certo sarà necessario operare una scelta molto precisa in riferimento al modulo di gioco. Ciò porterà delle inevitabili implicazioni sul mercato.

Se si continua col 4-3-3 il turco sarà sempre un adattato, se si sceglie invece una opzione più offensiva, si potrebbe optare per un modulo più congeniale ad un trequartista atipico come lui. La gara di ieri, al netto degli scarsi contenuti agonistici, ha dato proprio questo tipo di indicazione. Spetta al Milan coglierla ed, eventualmente, lavorarci sopra.

 

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