Berlusconi

 

E' anche colpa sua

 

Ha lasciato che Galliani imperversasse ovunque, combinando disastri. Voluti o meno che fossero

 

 

Niente da fare: sono passati un paio di giorni ma ancora non riesco a cancellarla. E' come quelle cose che magari ti dice un amico o un parente che, al momento, non ne cogli la portata ma, una volta arrivato a casa, continuano a ronzare nella testa.
Vediamo qual è 'sta cosa: "Io farei di tutto per non lasciare partire Donnarumma, però essendo un ragazzo con la possibilità di andare in una squadra e guadagnare, per sé e per la sua famiglia, 100 milioni, mi domando chi non avrebbe fatto lo stesso? Io con le mie doti, avrei trovato una strada di mezzo per farlo restare un periodo al Milan e poi fargli fare il grande colpo della vita".

Una dichiarazione di Silvio Berlusconi resa a Porta a Porta che sarebbe stata condivisibile se solo non l'avesse fatta lui.

Va be', non cominciamo adesso con le litanie tipo 'Ma la riconoscenza?', 'Sei un ingrato!', 'Se abbiamo vinto quel che abbiamo vinto etcetc...' che non servono a niente ma analizziamo un po' il recente passato di Berlusconi alla guida del Milan.
Negli ultimi 5 anni ci aveva condotto ad un disfacimento pressoché totale, con anche il vivaio ridotto ai minimi termini, dal quale sono usciti Donnarumma e Locatelli e poco altro. Una vera miseria per un club col nostro blasone.


Ma di Donnarumma ha parlato e di Gigio parliamo: se Berlusconi avesse davvero voluto che il portiere rimanesse in rossonero, gli avrebbe prolungato il contratto per tre anni, limite massimo per un minore, non uno come è stato fatto.
Ma siccome del Milan, ultimamente, il buon Silvio un po' se ne sbatteva, ha lasciato che Galliani imperversasse ovunque, combinando disastri. Voluti o meno che fossero.
Inutile qui dilungarsi sulla condiscendenza nei confronti dell'ex AD ma è palese che non tutto è stato fatto affinché Gigio potesse vestire la nostra maglia per altri 2 anni, almeno.


Ma la questione Donnarumma è solo la classica punta dell'iceberg; prendiamo ad esempio il rinnovo assurdo a Montolivo. Nulla contro il capitano, sia chiaro, ma le cifre e la durata del suo contratto sono un affronto alla logica ed al buon senso, tanto che ora è praticamente impossibile venderlo non tanto per il cartellino ma proprio per l'ingaggio spropositato al quale il capitano, comprensibilmente, non vuole rinunciare.
Con tutti i soldi che sono usciti dalle casse rossonere per accontentare la fame inesauribile di qualche agente, e che sono stati avallati dalla proprietà, è quantomeno insensato prodursi in predicozzi senza senso.


Con le sue doti, Presidente, avrebbe potuto prendere per le orecchie l'AD e metterlo alla porta, magari dopo un intervento a Porta a Porta, e tenere in porta Donnarumma anche per la proprietà che sarebbe arrivata.
Prendi e porta a casa.

 

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