Iemmello - Bonucci

 

La coperta è cortissima

 

Il Milan, fuori dal 4-3-3, non ha reali soluzioni di gioco

 

 

E' molto complicato per chi come me deve occuparsi della parte tattica di Milan Benevento, provare a farlo senza considerare ciò che è realmente avvenuto.E' molto complicato per chi come me deve occuparsi della parte tattica di Milan Benevento, provare a farlo senza considerare ciò che è realmente avvenuto.
Perchè in realtà la sconfitta contro i campani ha origine principalmente nella testa dei giocatori che sono scesi in campo senza stimoli e motivazioni.

C'è sicuramente una ragione tattica in quello che è accaduto nel primo tempo, ma il motivo preponderante di tal brutta figura sta nell'approccio sbagliato alla partita.

Gattuso ha schierato un 442 classico con Silva e Cutrone di punta e con Borini e Bonaventura sugli esterni. In mezzo i due mediani erano Biglia e Kessiè.
Il Benevento dal canto suo ha risposto con un modulo quasi speculare in cui le uscite erano facilitate dal buon giro palla e dal fatto che la posizione troppo esterna di Bonaventura toglieva al Milan un giocatore in mezzo dove passavano troppi palloni.

Questo limite strutturale ha portato il Milan a non trovare mai le distanze in tutti i primi 30 minuti ed anche il gol del Benevento è figlio di un humus generale in cui la squadra faticava ad avere certezze di campo.

Dopo il vantaggio dei campani, Gattuso ha optato per il ritorno al 433 e da quel momento il Milan, pur senza stupire, ha ripreso il controllo del match pur non ribaltando la situazione a causa dell'imprecisione dei propri attaccanti.

Ai punti, certamente, la squadra rossonera avrebbe anche potuto vincere la partita, pur senza incantare, ma in questa stagione c'è un problema atavico legato alla nostra fase offensiva che risiede ai giorni in cui la squadra fu costruita.

La coperta non è corta, come sostiene qualcuno. La coperta è invece cortissima perchè la squadra titolare può fare solo un certo tipo di gioco privo di strappi e di giocate determinanti nello stretto.

In più, in panchina, non ci sono alternative sugli esterni d'attacco e sulle mezzali, aspetto questo che porta l'allenatore a cambiare sistema di gioco non appena manca un singolo interprete.

Questi sono i limiti del Milan di questa stagione; la sconfitta non è conseguenza del destino cinico e baro ma di troppe valutazioni erronee commesse dal Milan nel calciomercato estivo.

 

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