Lunga vita a Rino!
Tutte le parti in causa hanno mantenuto la parola e la decisione mette tutti d'accordo
Le parole stizzite di Gennaro Gattuso sul proprio rinnovo durante la conferenza pre-derby avevano destato un minimo di riflessione e se vogliamo di preoccupazione. L'argomento rinnovo è stato puntualmente messo in mezzo fin dai primi ottimi risultati ottenuti dal suo Milan, in tutte le conferenze stampa pre e spesso in quelle post partite, specialmente quando c'era da commentare un ennesima grande prestazione. Le domande erano le solite e le risposte altrettanto, con Gattuso che ha sempre manifestato la volontà di voler continuare sulla panchina del Milan e che quella panchina, finchè ci sarebbero state possibilità di continuare a sedercisi su, sarebbe stata la sua priorità e non avrebbe ascoltato altre proposte. Stesso discorso per quanto riguarda la società. L'apprezzamento verso il lavoro di Rino e i suoi risultati sono stati palesi fin da subito e la possibilità di un rinnovo non è mai stata scartata sin dal principio.
Quindi quel "non voglio più parlare del mio rinnovo..." secondo me ha solamente mostrato che anche Rino Gattuso è umano e lotta contro la tensione che mina la concentrazione ,nonostante sembri l'esatto contrario. Abbiamo sempre saputo quanto sentisse i derby anche da giocatore ed è normale che prima di uno così importante quanto una finale stesse pieno di elettricità e temesse che sapere di un rinnovo già certo potesse distrarlo.
Evidente prudenza, visto che lui stesso ha annunciato che sarà l'allenatore del futuro altermine della gara e l'intesa con la società non può essere nata in una notte prima di un derby o negli spogliatori all'intervallo. Non bisognerà nemmeno aspettare l'estate per rendere ufficiale una decisione che metterà d'accordo tutti, soprattutto i tifosi. Sarri, Conte, Mancini, erano tutti nomi che trovavano grandissimi consensi in alcune frange ma altrettanta diffidenza in altre. Non c'erano vie di mezzo, gente esaltata e gente mortificata, gente che era pronta addirittura a prendersi degli anni sabbatici dal tifo. Ed invece la "provvidenza" non poteva agire in modo migliore. Ora siam tutti contenti, e tornare a vincere con un vecchio cuore rossonero è il top che si possa sognare.
