Donnarumma

 

Juve Milan a mente fredda

 

Inesperienza, incapacità di lettura, gap fisico: tre limiti su cui lavorare per il futuro

 

 

Il giorno dopo una sconfitta non meritata sul campo è sempre un po' strano. Due giorni dopo però la rabbia deve trasformarsi in analisi ed allora ecco che la prestazione del Milan all'Allianz Stadium contro la Juventus deve essere valutata in una prospettiva più ampia e complessivamente più completa. Ci sono alcune cose da evidenziare per capire bene il perchè della sconfitta. Mettiamole assieme: inesperienza, incapacità di lettura del pericolo, gap fisico. Tralascio volutamente la questione tecnica dove il confronto non può essere proponibile, perchè la Juventus di oggi è almeno due categorie superiore al Milan attuale.

Partiamo quindi dall'inesperienza: un dato assolutamente incontestabile. Il Milan è la squadra più giovane del campionato, addirittura una delle più giovani dei 4 campionati europei più importanti. La Juventus, dal canto suo, è invece una formazione composta da tanti giocatori esperti. Questa differenza incide in maniera piena sull'interpretabilità dei momenti della partita. Nell'ultimo quarto d'ora il Milan ha alzato esponenzialmente il numero delle palle perse. Sia in transizione, sia in fase di uscita.

La stanchezza è un dato di fatto, ma la squadra deve imparare a gestirla con intelligenza, magari ricorrendo di più al fallo tattico. La Juventus, su questo piano, è maestra.

C'è poi l'incapacità di percepire il pericolo. La palla persa da Calhanoglu ed il conseguente atteggiamento passivo della squadra immediatamente dopo, sono il segnale di una formazione incapace di leggere i momenti e di capire cosa fare e come farlo. In quel tipo di situazione, la scivolata di Calabria che apre una prateria a destra è una di quelle cose che non andrebbero mai fatte. Sono errori di gioventù. Vanno accettati, ma portano a perdere terreno e certezze.

Ultimo punto, il gap fisico del Milan. Contro due squadre fisicamente più attrezzate (Juventus e Arsenal), in 270 minuti il Milan ha preso 8 gol. Troppi ed anche Gattuso è consapevole di ciò. Indicano però una tendenza. Il Milan soffre la fisicità e quelle squadre che possono alzare i ritmi della partita a piacimento.

Sono indicazioni di cui tener conto in estate quando si ragionerà sulla composizione della mediana e sul suo impatto in partite di alto livello.

 

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