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Gunners in crisi, ma occhio a Wenger

 

 Arsenal in crisi, Wenger può sperare solo nell'EL per salvare stagione e se stesso. Ozil pericolo numero uno per il Milan, ma la difesa dei gunners è attaccabilissima...

 

 

Arsene Wenger trova sempre un appiglio a cui aggrapparsi. Lo scorso anno era più in bilico di quanto lo sia in questo momento, con il contratto in scadenza ed il tifo totalmente contro. Poi la vittoria della FA Cup, che gli ha letteralmente allungato la vita. 

Quest'anno la storia si ripete. Striscioni "Wenger Out", polemiche e sconfitte. E Wenger che cerca disperatamente l'appiglio stagionale. Sperava fosse la Coppa di Lega, ma il City di Guardiola non è stato molto d'accordo la scorsa settimana: secco 3-0 a Wembley e Arsenal rispedito nel Nord di Londra. 

Certamente non lo saranno Fa Cup, dove i biancorossi sono stati eliminati ai primi turni da una squadra di Championship, e campionato, dove le distanze dalla zona Champions sono siderali. 

 

L'allenatore alsaziano può allora fare all in solo sull'Europa League, fin qui trattata un po' come campo d'allenamento per i giovani virgulti della propria accademy. Ma di fronte si trova il Milan più in forma della stagione, cinico e incredibilmente compatto. Un po' l'antitesi di questo Arsenal tutto talento ma con poca amalgama e sopratutto dedizione tattica. 

L'allenatore francese ha dichiarato apertamente di venire a Milano per difendersi, sperando di giocarsi tutto tra le mura amiche, dove il Milan storicamente non ha mai segnato e sempre faticato. Ma ne sarà in grado ?

Fase difensiva e applicazione mentale e tattica non sono certo le doti dei gunners. Corsa, palleggio e gioco offensivo, questo si. Ma per accedere ai quarti di Europa League, per Wenger, vale la pena snaturarsi. 

 

E allora aspettiamoci un Arsenal che possa arrivare a Milano anche con la difesa a 3, modulo che Wenger ha utilizzato più volte per affrontare squadre ostiche, non ultima, il Manchester City due settimane fa. 

Chi dovrà temere il Milan sarà certamente Ozil, giocatore a tratti straordinario, ma che ha fatto della discontinuità il suo marchio di fabbrica. Se in serata, il turco-tedesco può e sa essere decisivo, giocando tra le linee ed inserendosi all'improvviso. Certamente il giocatore migliore e di maggior caratura, assieme a Bonucci, tra i 22 che scenderanno in campo giovedi' sera a San Siro. Sarà lui l'osservato speciale di Gattuso, assieme certamente a Mkhitaryan. Meno da temere Welbeck ed Iwobi, che potrebbero completare il reparto offensivo. Fortuna vuole che ne Lacazzette, ne Aubameyang potranno essere della sfida, rendendo cosi' l'Arsenal decisamente spuntato in avanti, stante anche l'infortunio di Cazorla e le cessioni invernali di Walcott e Sanchez. 

 

Altro focus di Gattuso nel preparare la partita sarà certamente la fase difensiva della squadra di Wenger, assolutamente attaccabile nei suoi interpreti. 15 i gol subiti nelle ultime 8 gare ufficiali, che sono costati ben 6 sconfitte agli uomini di Wenger. Che sia a 4 o a 5 (più che a 3), la difesa di Wenger è storicamente distratta e slegata. In molti sostengono che l'asaziano proprio la trascuri negli allenamenti. Suso, Cutrone, Bonaventura e Calhanoglu dovranno quindi saper sfruttare le loro capacità. 

 

In ogni caso, nonostante il momentaccio degli inglesi, questi non vanno assolutamente sottovalutati. La qualificazione resta con pari chances per entrambe le squadre e la doppia sfida è tutta da giocare. A fare la differenza, a sensazione, potranno essere i due allenatori e la preparazione alla gara. E attenzione al marpione Wenger, sempre alla ricerca disperata di un appiglio per salvare la stagione e se stesso...

 

 

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