avversaria raggi x

 

L'avversario

 

Una Serie A non semplice per la S.P.A.L. di Semplici

 

 

L'avversario del Milan a questo giro è la S.P.A.L, scritto correttamente a mo di sigla e non come unico nome in uanto sta per acronimo di "Società Polisportiva Ars e Labor". Tornata in Serie A dopo cinquant'anni avendo vinto il campionato di Serie B della scorsa stagione era ben consapevole di dover affrontare una stagione molto molto difficile e che le probabilità di una storica permanenza sarebbero state molto molto basse. Nonostante questo non si può dire che la squadra di Ferrara stia sfigurando in campionato, anzi la qualità di gioco espressa a larghi tratti è certamente superiore a squadre con un nome ben più blasonato come Verona, Chievo o Sassuolo. Queste ultime due prese come una sorta di esempio, sognando di ripercorrere le loro stesse orme dopo la storica prima promozione con permanenza stabile nel massimo campionato condita con partecipazione anche a competizioni europee.
Ma per ora i bianco-azzurri devno concentrarsi sulla lotta salvezza in un torneo che si dirige sempre più verso la sua fase decisiva. La classifica certo non sorride, con 17 punti si è terzultimi, un punto sopra il Verona e tre alle spalle del Crotone. Le vittorie in stagione sono solamente tre e le partite da non sbagliare sono tutt'altre rispetto a quelle con suadre nettamente superiori, ma la compagine di Semplici non va assolutamente sottovalutata specialmente sul proprio campo. E' fresca di un paio di settimane l'ottima prestazione contro l'Inter dove il pareggio agguantato al 90' stava anche stretto. Certo, l'Inter di questo periodo meritava di uscire anche col Pordenone in Coppa Italia, ma è sempre l'Inter e questo non è nemmeno un caso sporadico. Proprio il Milan all'andata ha avuto bisogno di due calci di rigore per portare a casa i tre punti e andate a chiedere al Napoli di Sarri quanta fatica ha dovuto fare per vincere. O l'Udinese che in due partite ha racimolato solo un punto o la Fiorentina che ha quasi rischiato di perdere. Il luogo comune del "non esistono partite facili" in questo caso diventa dato di fatto.

Il Milan per l'ennesima volta consecutiva si ritroverà ad affrontare un 3-5-2, modulo a cui però sembra aver preso bene le misure viste le ultime buone prestazioni dei rossoneri: in porta ci sarà sicuramente Meret, portiere dalle grandi prospettive, quest'estate addiritura paragonato o elevato più di Gigio Donnarumma. In difesa Semplici dovrà fare probabilmente a meno dell'infortunato Cionek con Simic al suo posto, mentre gli altri due difensori saranno sicuramente Salamon ( milanista di passaggio) e Felipe. A centrocampo confermata la presenza di Lazzari, Grassi, Schiattarella e Mattiello con Everton Luiz provato molto in settimana in allenamento che potrebbe prendere il posto di Viviani in regia. Altro dubbio in attacco. Ci sono quattro uomini per due maglie: quello praticamenete certo di giocare è Antenucci, con Paloschi (pezzo di cuore), Floccari e Kurtic a giocarsi l'altro gettone. In caso l'allenatore bianco-celeste decida per uno dei primi due potrebbe arretrare Kurtic in mediana magari al posto di Schiattarella.

Detto prima come terminò la partita all'andata, dobbiamo tornare indietro nel campionato 1967-1968 per ritrovare un precedente: il Milan s'impose per 4 gol a 1 con mattatore Sormani che ne mise a segno tre, mentre l'altra rete fu messa a segno da Hamrin. Questo a conferma della tradizione sempre positiva del Milan che a Ferrara non ha mai perso, i sedici incontri infatti sono divisi equamente tra vittorie e pareggi, ma si sa, alla cabala non bisogna mai affidarsi.

 

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