Mirabelli ed Han Li prima di una partita del Milan

 

Mercato, tra verità e pretattica

 

Mirabelli chiude le porte ad eventuali acquisti a Gennaio. Solo il tempo ci dirà se qualcosa bolle in realtà in pentola...

 

Nella lunga intervista pubblicata stamattina su “la Gazzetta dello Sport”, Massimiliano Mirabelli ha ribadito per l’ennesima volta che il Milan non farà operazioni in entrata nella sessione di mercato di Gennaio. La faraonica e movimentata campagna acquisti condotta in estate, non avrà, dunque seguito, almeno per ora.

Dietro la motivazione di Mirabelli di confermare in toto, salvo per alcuni eventuali marginali cessioni, la rosa messa insieme a fine Agosto, potrebbe esserci l’idea che la squadra rossonera non abbia reso sin qui secondo le aspettative, e che l’undicesimo posto attualmente occupato dal Milan non rispecchi affatto i valori tecnici dei giocatori rossoneri. Un’altra motivazione dietro l’immobilismo del Milan, potrebbe poi essere il tentativo di dare fiducia ai nuovi acquisti, confermandoli pubblicamente, dopo i segnali di risveglio mostrati nelle ultime partite da Biglia e Calhanoglu su tuti. Il Milan, allo sbando nella primissima metà di stagione sotto la gestione Montella, sembra, infatti, aver ritrovato unità con Gattuso, e sarebbe un peccato andare a compromettere un equilibrio con dei tasselli che sembrano finalmente poter andare al loro posto.

Tralasciando il lato economico, su cui permane un velo di mistero, la scelta di Mirabelli e co., sembra tutto sommato condivisibile, ma le preoccupazioni dei tifosi rossoneri sono legate soprattutto all’assenza di un ricambio di Kessiè e di un’ala veloce e propositiva che aumenti la produzione offensiva del Milan. La stagione dei rossoneri, è infatti, ancora aperta e viva nonostante l’undicesimo posto in classifica. L’Europa League e la Coppa Italia sembrano obiettivi tutto sommato alla portata, o almeno in teoria possibili, ed i tifosi rossoneri sperano di non avere, a fine anno, rimpianti legati a mancati affondi sul mercato.

E’ impossibile, tuttavia, affermare con certezza che Mirabelli dica la verità, e che le sue non siano frasi di circostanza. Il tempo, 20 giorni all’incirca, ci dirà se le frasi del dirigente rossonero siano solo dettate da pretattica, in un mondo, come quello del calcio, governato da sottili equilibri da non compromettere.

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