Andrè Silva

 

Gerard no, Andrè si!

 

La rinuncia a Deulofeu anche per credere nel portoghese

 

Proprio due giorni fa parlavamo di quanto un ritorno di Gerard Deulofeu al Milan potesse essere utile ma la notizia lanciata nella serata di ieri da Sky Sport ha dimostrato quanto la cosa fosse davvero fattibile, con lo spagnolo che si era letteralmente offerto al Milan in questa sessione di mercato salvo poi non trovare corripondenza dalla società rossonera.
Questo può voler dire che come detto più volte a parole dalla premiata ditta Fassone - Mirabelli, l'obiettivo è quello di continuare a credere negli acquisti fatti nel sontuoso mercato estivo e cercare ad ogni costo di riportare tutti i giocatori che in questa prima metà di stagione hanno un po' deluso a rendere ai livelli delle aspettative.

In questo è venuto sicuramente in soccorso Rino Gattuso. Non può essere solo una coincidenza che dal momento del suo arrivo tanti giocatori fino a quel momento ritenuti dei flop assoluti vengono ora riconsiderati. Evidente la crescita e l'affiatamento trovato dalla coppia Bonucci - Romagnoli con quest'ultimo a cui ha sicuramente giovato in maniera principale il ritorno alla difesa a quattro. E poi splendido il lavoro che Rino sta compiendo con Hakan Calhanoglu che in poche settimane è passato da oggetto miterioso ad elemento che può far fare il salto di qualità. E anche lo stesso Lucas Biglia nelle ultime apparizioni ha lanciato più di qualche segnale positivo.

Ultimo grande e complicato compito per il nuovo Mister in questa "operazione recupero" si chiama Andrè Silva. Come detto prima, la rinuncia all'acquisto di un altro giocatore offensivo è un segnale importante in questa direzione in quanto un nuovo arrivo avrebbe significato o cessione dell'attaccante portoghese o comunque una ulteriore riduzione delle opportunità per lui di vedere campo, cosa che da qualche settimana a questa parte sono già praticamente nulle.
Non ci resta altro allora che avere fiducia in Gattuso, che su Andrè Silva si espone spesso davanti a microfoni e telecamere non mancando di sottolineare le qualità del giocatore e prendendosi personalmente la responabilità del fatto che non giochi mai. E il piano per rilanciarlo potrebbe essere lo stesso messo in atto per Lucas Biglia: sfruttare l'ottimo momento di Cutrone come fatto con Montolivo e buttare dentro il ragazzo a colpo sicuro, in una partita adatta particolarmente alle sue caratteristiche, dove per lui sarebbe più facile far bene contando anche su un ulteriore crescita di tutta la squadra che potrebbe facilitare ancor più le cose, dove un gol anche non proprio decisivo cancellerebbe buona parte della tristezza che adeso lo affligge per la troppa panchina.
Dal canto suo Andrè deve solo pensare a lavorare e ad entrare nell'ottica di un calcio estremamente diverso ripetto a quello dove era abituato a giocare. Un calcio pragmatico, dove il tatticismo la fa da padrone e non puoi permetterti di toccare il pallone tre o quattro volte prima di decidere cosa fare.

 

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