Utile come l'acqua
Arriva una sosta che farà bene a 360°
Lo ha detto Gattuso nel post partita sabato pomeriggio, lo ha ribadito Massimiliano Mirabelli, ma credo sia il segreto di Pulcinella. Questa domenica di sosta arriva per il Milan in un momento propizio per tutta una serie di motivi.
Naturalmente e principalmente per una questione fisica. Il Milan dopo il primo mese abbondante di lavoro con Rino Gattuso e i suoi allenamenti più impegnativi rispetto a quelli fatti col vecchio staff ha dato segnali di crecita in tenuta atletica nell'arco dei 90' o anche più come è capitato in Coppa Italia, ma come normale che fosse, specialmente per quanto visto nel finale della partita con il Crotone è arrivato il momento di supercompensare, fare quel riposo, quel recupero attivo che ti permette di asimilare al meglio i carichi di lavoro fatti e ripartire alla fine di questo essendo in grado di svolgere lo stesso lavoro fisico con fatica inferiore a quella fatta fin ora. Per capire il tutto basti pensare all'accasciata di Kessiè a pochi minuti dalla fine della partita, giocatore che paradossalmente ha sofferto più di tutti questo cambio di metodo. Lui già costretto a fare gli straordinari sia in km percorsi che in minutaggio complessivo è giunto allo strenuo delle forze, ma aspettatevi di vederlo tra quindici giorni a Cagliari con i polmoni ancora più a regime.
Momento ottimo anche per far accrescere la condizione di chi è appena tornato da un infortunio. Parlo naturalmente di Biglia e Calhanoglu, che hanno finalmente smaltito i guai fisici e hanno utilizzato queste gare per ritrovare il ritmo partita. Ora avranno la posibilità di fare dei lavori di potenziamento che difficilmente si possono fare subito dopo una prestazione o nei giorni antecedenti l'impegno dove hai tempo solo di preparare la partita.
E poi, volete mettere quanto sia salutare arrivare ad una sosta dopo una vittoria ed una buona prestazione? I quindici giorni che dividono dalla prossima partita vengono trascorsi in un clima più sereno, disteso, con la stampa che non sta lì tutti i giorni a rompere le scatole. Si lavora in tranquillità, ci si concentra più facilmente e le pile delle energie mentali si ricaricano quasi in maniera naturale.
