Cristante

 

Cristante? Mmmhhh...

 

Troppe cose da valutare per pronunciarsi favorevolmente o no ad un suo ritorno

 

 

Per tanti è andato via troppo presto, con il Milan che ha creduto troppo poco nelle sue qualità. Ma probabilmente il ricavato della cesione di Bryan Cristante al Benfica è stato uno dei rarissimi re-investimenti azzeccati dell'ultimo periodo della vecchia gestione societaria. Con gli stessi soldi Adriano Galliani riuscì a soffiare all'ultimo istante un certo Jack Bonaventura già promeso all'Inter, senza tener poi conto che a decidere fu il ragazzo che aveva una bramosa voglia di giocare la Champions. Se poi arriviamo al gol segnato a San Siro nell'ultimo Milan - Atalanta ecco che la massima espressione del vedovismo non si è fatta certo attendere. Anche se a prescindere da tutto vedersi segnare contro un ex fa sempre più male del normale.
In anni dove il centrocampo del Milan fa fatica a trovare una quadratura stabile si fa troppo presto a dire che il giovane friulano avrebbe risolto buona parte dei mali del Milan, o che un suo ritorno sarebbe una sorta di ammissione di colpa per non aver fatto nulla per trattenere un sicuro campione.

Un eventuale ritorno all'ovile di Cristante ha tante sfaccettature da tenere presenti affinche si possa esprimere un parere deciso e il più possibile oggettivo. Ne elenco qualcuno:

1- Il prezzo. Probabilmente al termine della stagione, se l'Atalanta dovesse continuare sulla falsa riga di questo girone d'andata di sicuro il valore di Cristante non sarebbe più pari ai sei milioni incassati dal Milan nel 2014, ma nemmeno i 30 milioni di cui si vocifera, dovuti ad un mercato ormai falsato e sempre meno attendibile. Attorno ai 13/15 milioni con qualche bonus si potrebbe passare a valutare l'aspetto successivo.

2- Strettamente legato al primo: il reale valore tecnico del ragazzo. Come detto prima, ma come etica, logica e quant'altro vuole un operazione di mercato deve rappresentare un rafforzamento della rosa in essere. Detto questo Cristante nel Milan, in questo Milan, sarebbe titolare? Cristante è tecnicamente superiore ai centrocampisti che attualmente si giocano la titolarità? Per quanto il mio parere possa contare: NO! Cristante sarebbe un vero upgrade solo nel caso si decidesse di spedire altrove Manuel Locatelli, giocatore che con due tiri azzeccati ha abbagliato il 90% dei tifosi facendoi credere un predestinato, ma a mio parere è un giocatore scarso come pochi.Non dimentichiamoci che l'avventura bergamasca per l'ex rossonero è la prima vera stagione da protagonista. E' andato in Portogallo per giocare la Champions ma gliel'hanno fatta vedere praticamente solo in cartolina. Dopodichè ha cominciato a girare mezza Italia ma senza trovare chissà che stima tra i tecnici di cui è stato a disposizione, anzi. Il ragazzo è sicuramente cresciuto e migliorato, ma una rondine non fa primavera...

3- Il ruolo. Cristante è un interno di centrocampo. Si trova molto bene nei due in mezzo nel 3-4-3 o 3-5-2 di Gasperini, ma ha fallito miseramente quando è stato impiegato come mezzala, e come regista ha parecchi limiti, troppi. Detto questo, non sappiamo il prossimo anno chi sarà l'allenatore del Milan e quale sarà il suo modulo di riferimento. Dovesse arrivare un tecnico che continua a confermare il 4-3-3 o mettiamo il caso dovesse essere confermato Gattuso, faremmo un acquisto inutile a prescindere. Cristante viene considerato adatto anche per il ruolo di trequartista, ma si ritroverebbe a contendere una maglia a Suso, Bonaventura e soprattutto Calhanoglu, nel caso venisse confermato.

Alla luce di ciò, se proprio devo esprimermi, Brayan può rimanere lì dov'è.

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