Hakan Calhanoglu

 

Non ci resta che sperare

 

Hakan torna dal 1', ma non deve essere l'ultima possibilità

 

 

Con la squalifica di Suso e la sua completa riabilitazione dall'infortunio al polpaccio Hakan Calhanoglu sarà sicuramente uno dei certi a giocare sabato sera dal primo minuto contro l'Atalanta. Staremo a vedere che sistema di gioco sceglierà Gattuso, se deciderà di giocare con le due punte facendo utilizzando il turco quindi da clasico trequartista (Berlusconi docet) o esterno d'attacco, con Borini spostato a destra al posto dello spagnolo assente e Hakan largo a sinistra, andando a riformare la coppia con Bonaventura che aveva fatto vedere ottime cose nelle prime partite dell'anno con Vincenzo Montella, salvo poi essere accantonata per via prima dell'infortunio di Jack e poi per il cambio di modulo con passaggio alla difesa a tre.

Qualsiasi sia la posizione che assumerà in campo, Calhanoglu dovrà dimostrare finalmente le grandi caratteristiche tecniche che indubbiamente ha. Gattuso lo ha "elevato" in conferenza stampa e sicuramente non avrà perso occasione per farlo sapere direttamente all'interessato.
La questione però è delicata. Montella ha sempre sottolineato quanto il ragazzo sia fragile psicologicamente, non ancora maturo, non ancora abituato a gestire pressioni eccessive, ed è per questo che guai a metterlo con le spalle al muro facendo di questa come l'ultima chance a sua disposizione per guadagnarsi la stima di allenatore, società e ambiente in toto.
E questo per tanti motivi, abbiamo detto della fragilità psicologica che gli ha portato difficoltà di ambientamento, ma non dimentichiamoci che questa sarebbe la prima partita che Hakan giocherebbe con Gattuso allenatore. Non ci si deve aspettare che in una sola partita ribalti completamente la sua posizione pena la messa sul mercato a gennaio.
Cosa assolutamente senza senso quest'ultima. Io non fare partire Calhanoglu nemmeno in prestito fino a fine stagione per un motivo molto semplice. Anche se matematicamente non lo è, l'obbiettivo quarto posto è molto lontano e in questa stagione ormai non ci rimane nulla da perdere. Di conseguenza è il momento più adatto per rivedere le ambizioni, abbasare la mira pensando a mettere al sicuro l'obiettivo per ora più raggiungibile (Europa League) e insistere a maggior ragione sui nuovi acquisti non tanto per evitare che si svalutino, ma per creare il più possibile quello zoccolo duro per la prosima stagione di cui parlava Massimiliano Mirabelli al termine di Verona - Milan, sperando che le cose comincino finalmente ad andare nel verso giusto e tutto quello che verrà in più sarà tanto di guadagnato.

E secondo me Hakan Calhanoglu nello zoccolo duro del Milan che verrà può tranquillamente farene parte.

 

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