Kakà

 

Il segreto di Kakà

 

Come e perchè è riuscito ad entrare prepotentemente nel cuore dei tifosi del Milan

 

 

Ricardo Isecson dos Santo Leite non è stato per chi scrive semplicemente un giocatore. E' stato un simbolo ed un'icona fortemente rappresentativo. A differenza di quanti hanno preferito dividersi sulla questione Kakà al Milan per tutta la carriera o meno, ho sempre preferito rimanere fuori da questa vicenda in quanto penso e credo che il professionismo sia un qualcosa con cui non è possibile fare i conti. Kakà però non è stato per il Milan un giocatore e basta. Nessuno, nemmeno i suoi detrattori, può concordare con questo concetto. Ho usato, all'inizio di questo pezzo, due parole non casuali. Simbolo ed icona. Permettetemi di spiegarli entrambi. I simboli nel calcio non vengono decisi a tavolino. Non sono cimeli importanti come la fascia di capitano o il pallone d'oro. No, sono semmai prodotti voluti e non programmati di un'onda popolare affettiva che si rivede perfettamente in loro.

Ecco, Kakà nei suoi anni d'oro è stato questo per il Milan. Un simbolo non autoproclamatosi, ma scelto dalla gente per quella sua faccia pulita, per la capacità unica di rappresentare una tifoseria. C'è poi il secondo aspetto: l'icona. Si, Ricky è stato la perfetta icona del Milan innovativo che ricerca lo spettacolo ed il gioco meraviglioso e che ritiene il risultato un obiettivo da raggiungere solo tramite questi mezzi. In un calcio italiano legato tremendamente al risultato come mantra assoluto, ciò rappresentava una novità assoluta oltrechè il tratto distintivo reale del milanismo. Il gioco di Kakà emozionava come pochi e quel tipo di emozioni venivano ritenute un bene da proteggere, il marchio indelebile di quel Milan di cui tanti abbiamo amato l'anima. Ecco, se qualcuno ancora oggi si chiede per quale ragione Ricky è così amato fra i milanisti, la risposta può trovarla in queste due parole: simbolo ed icona.

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.