Sconcerti

 

Un' altra volta...

 

Il vate del giornalismo sportivo italiano si pone ancora come giudice della situazione in casa Milan.

 

 

Ci risiamo, è tornato. Sconcerti Mario da Firenze, colui che rimase attonito in diretta, quando un telespettatore gli domandò l'ormai leggendario quesito: "cosa fai se ti entra un gabbiano in casa?", è tornato a parlare di Milan. Facile da ipotizzare visto l'evolvere degli eventi delle ultime ore, con l'esonero di Montella e l'arrivo di Gattuso in panchina, il nostro guru del giornalismo sportivo si lancia ancora una volta in dichiarazioni che sprizzano sicurezza da tutti i pori.

Commentando le vicende in casa Milan, il buon Sconcerti dichiara sostanzialmente che l'esonero di Montella è stato giusto nel complesso, vista anche la reazione scomposta del pubblico durante e dopo la fine di Milan-Torino; reazione che ha portato la dirigenza a seguire il volere del popolo, già indirizzato verso una scelta di cambiare il tecnico. E su questo con Sconcerti, non si può che essere d'accordo. Infatti personalmente, credo che le colpe di questa situazione siano da imputare non solo all'allenatore che ha fatto senza dubbio i suoi sbagli, ed è entrato ad un certo punto della stagione in un loop di errori tecnici e tattici dal quale non è più riuscito ad uscire, ma anche ad una dirigenza che, come dice giustamente Sconcerti, ha pagato la sua "gioventù", comportandosi in questi mesi in maniera contraddittoria specilamente nei confronti di un tecnico che pur con le sue colpe, stava cercando comunque di dare un' impronta di gioco alla squadra rossonera. Quello che è veramente mancato in questi mesi, e che a mio modo di vedere è costato a Montella la panchina, è stata l'incapacità di trasmettere alla squadra quella cattiveria necessaria a ribaltare le partite, per recuperare situazioni di svantaggio; per non parlare poi della fase di finalizzazione. Dice bene Sconcerti: noi abbiamo Kalinic, mentre gli altri hanno Higuain, Icardi o Dzeko: che pretendete? E su questo nessuno può dire nulla. Certo però, ce ne passa dal dire, come fa Sconcerti nel proseguio del suo intervento, che questo Milan è da sesto posto. E' semplicemente una cosa non vera, in quanto questa squadra ha tutte le carte in regola a mio modo di vedere per arrivare oltre i settanta punti e cercare un piazzamento europeo. Ora, difficile a dirsi che tipo di Europa, ma questo non può significare che questo Milan è inferiore ad una squadra come la Lazio, o come l'Inter. 

E in tutto, aggiungo una annotazione ovviamente in controtendenza con il volere del tifoso medio: l'esonero di Montella è semplicemente l'ennesimo errore che questa Dirigenza ha compiuto da metà agosto in poi. Esonerare un tecnico in questo modo è tipico delle provinciali. Il Milan non può essere gestito come una provinciale, dando adito a settimane di voci e dichiarazioni di membri della società che ufficialmente dichiarano la fiducia al tecnico, per poi nelle stanze di Casa Milan, cercare un'alternativa: il Milan non può e non deve essere gestito in questo modo. E la scelta di Gattuso è al momento solo un palliativo per cercare di nascondere le responsabilità di Fassone, ma soprattutto di Mirabelli. Da tifoso, spero che Rino non diventi di nuovo l'ennesimo parafulmine della società, alla mercè dei tifosi twittaroli; spero con tutto il cuore che ciò non accada.

Anche perchè se ciò non dovesse avvenire, vorrà dire che le cose staranno andando nel verso giusto. Come del resto, tutti i veri tifosi rossoneri si augurano, a prescindere da giocatori, allenatori, società e opinionisti vari.

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