L'ultimo ballo dell'aeroplanino
Buona prestazione della squadra ma il gol rimane il problema maggiore
L'esonero di Vincenzo Montella ha un pò tolto risalto all'ultima prestazione del Milan giocata in casa contro un Torino coriaceo e ben disposto in campo.
Eppure, per l'occhio dell'osservatore più attento, la partita giocata domenica pomeriggio dalla formazione rossonera presta il fianco a parecchie osservazioni.
Innanzitutto, l'assenza forzata di Borini dovuta ad una distorsione alla caviglia ha costretto Montella ad optare per uno schieramento leggermente diverso dal solito.
Il Milan si è così schierato con il consueto 4-4-2 in fase di non possesso, adagiandosi invece su un 3-5-2 altamente variabile quando si trovava in possesso palla.
La scelta è stata opportuna viste le occasioni create anche se la disposizione de quo pone un argine alla vena creativa di Suso.
Lo spagnolo fa fatica a coprire interamente il campo come un esterno totale ed in fase di attacco soffre l'assenza di un esterno difensivo capace di salire e portargli via il raddoppio con la sovrapposizione.
Il Milan tuttavia è riuscito a trovare linee di gioco più immediate e decisamente più verticali data la presenza in campo sia di Andrè Silva, sia di Kalinic.
Errori, sfortuna ed imprecisione hanno determinato il punteggio di 0-0 che premia oltremisura il Torino di Mihajlovic, pericoloso solo in occasione del doppio miracolo di Donnarumma.
Difficile però imputare qualcosa al Milan sul piano della prestazione. La fluidità della manovra non è stata magnifica, ma ai punti i rossoneri avrebbero dovuto portare a casa la posta piena.
Il Torino dal canto suo si è difenso con ordine, senza però riuscire a contrattaccare con discreta pericolosità, dato che i suoi esterni offensivi sono stati molto preoccupati dalla fase di ripiegamento.
L'era di Montella pertanto, si chiude con una prestazione orgogliosa ma sfortunata. L'augurio è che il Milan di Gattuso possa imprimere una forte sterzata a questa stagione finora avara di soddisfazioni per i cuori rossoneri.
