romagnoli

 

Romagnoli, una certezza che si farà!

 

Si è cucito addosso l'etichetta del predestinato al termine della prima grande stagione da titolare con la Samp di Mihajlovic

 

 

Movenze eleganti, un piede educato, buone doti fisiche, duttilità nel ricoprire più ruoli. Sono tutte caratteristiche che fanno di Alessio Romagnoli uno dei difensori più forti nel panorama del calcio italiano, forse il candidato numero uno per sostituire in nazionale i senatori che la sera di Italia Svezia hanno chiuso il loro rapporto con la squadra azzurra. Romagnoli, Rugani e Caldara, sono loro che un giorno difenderanno la porta di Donnarumma dagli attacchi avversari.
Romagnoli si è cucito addosso l'etichetta del predestinato tre anni fa, al termine della prima grande stagione da titolare con la Samp di Mihajlovic. L'approdo al Milan è servito sicuramente a rafforzare questa convinzione, tuttavia, per vari motivi, ci si aspettava da Romagnoli una crescita più veloce, anche se non bisogna mai dimenticare che stiamo parlando di un ragazzo di 22 anni.

L'essere stato catapultato al centro della difesa rossonera come salvatore della patria in anni in cui il Milan arrancava a metà classifica non ha certo contribuito a facilitargli il compito, visto che forse il ragazzo si è ritrovato con sulle spalle una pressione che difficilmente poteva essere sostenuta per un diciannovenne ancora sulla rampa di lancio. Non a caso le cose migliori Romagnoli le ha fatte vedere quando il compagno di reparto ha fornito prestazioni di ottimo livello; ma Zapata o Paletta non sono certo giocatori che hanno nella continuità il loro punto di forza, e questo ha finito per riflettersi anche sul rendimento di Alessio. Eh sì, perché forse ci siamo accorti che le capacità di impostare il gioco da dietro non erano quelle che ci aspettavamo. Ecco perché abbiamo salutato con grande entusiasmo l'arrivo al Milan di Leonardo Bonucci in estate; primo perché per caratteristiche i due sembrano completarsi al meglio, secondo perché il carisma e l'esperienza dell'ex juventino possono essere determinanti per far maturare Romagnoli e far rivalutare al massimo l'investimento fatto dal Milan. Così come non ci sono dubbi sulle qualità di Bonucci anche se finora le abbiamo solo intraviste, allo stesso modo non credo ci debbano essere dubbi sul fatto che Romagnoli diventerà un grande difensore.

Qualche guaio in fisico in meno, una maggiore disciplina (troppi i cartellini rimediati), ed una maturazione fisiologica sulla cui velocità dipenderà anche il ritorno del Milan ad alti livelli in Italia ed in Europa, faranno diventare Romagnoli un punto imprescindibile per il Milan e per la Nazionale. Abbiamo imparato negli anni che i Baresi, i Maldini ed i Nesta non nascono tutti gli anni, così come abbiamo visto che i migliori difensori italiani di questi ultimi anni (Barzagli, Chiellini e Bonucci) all'età di Romagnoli non avevano ancora minimamente raggiunto gli standard che poi li hanno resi dei difensori affidabilissimi. Il tempo fugherà ogni dubbio!

 

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