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Milan, rimontare si può

 

Una stagione ritenuta da molti finita, ma è ancora tutta da scrivere…

 

 

Sabato al San Paolo i rossoneri si troveranno di fronte l’ultimo duro ostacolo prima di una serie di match agevoli, anche e soprattutto per questo nulla è impossibile. Ci riferiamo ovviamente alla corsa Champions League. Da più parti, anche tra gli stessi tifosi rossoneri, si legge di una stagione ormai compromessa, ma la stagione è ancora tutta da scrivere. Un campionato con ancora 26 match da giocare, -9 dalla zona Champions, (in attesa dei recuperi di Lazio e Roma contro Udinese e Sampdoria), l’Europa League che deve ancora entrare nel momento decisivo e una TIMCUP che deve ancora iniziare. La strada più agevole per l’Europa che conta potrebbe risultare proprio l’Europa League, ma sarebbe un errore abbassare la guardia in serie A.

La storia lo insegna, basti pensare alla Juventus, stagione 2015-2016. Una squadra relegata nelle zone basse della classifica nella prima parte di stagione, si è resa protagonista di una straordinaria rimontata che l’ha portata fino allo scudetto. Altra rosa, certo, ma questo dimostra che nulla è impossibile. Ed è proprio la rosa il principale punto del deludente avvio stagionale rossonero. Non sottovalutiamo gli errori commessi da Vincenzo Montella, ne abbiamo parlato spesso, ma è indubbio come la rosa rossonera stia rendendo al di sotto delle attese e, soprattutto delle proprie possibilità. Un mercato che ha portato 11 nuovi giocatori, che per motivi diversi stanno incontrando mille difficoltà. Uniche eccezioni Andrea Conti, che ha subito un brutto infortunio, e Fabio Borini, che si è reso protagonista di un ottimo avvio di stagione, ben oltre le attese.

Ancora da decifrare Frank Kessie, protagonista di un grande avvio di stagione salvo poi deludere nei match successivi, ma tornato in palla nelle ultime uscite. Leonardo Bonucci, dopo il complicato avvio, sembra un giocatore ritrovato. Proprio il difensore rossonero ha disputato un match da eroe nel ritorno del playoff contro la Svezia, che ha sancito la mancata partecipazione dell’Italia ai mondiali, continuando a giocare dopo un duro colpo al ginocchio e senza maschera, nonostante la frattura al naso procuratosi nel match di andata. Se a questo aggiungiamo un Rodriguez che ha portato quasi da solo la Svizzera ai mondiali, un Kalinic ritrovato dopo i gol con la maglia croata, e un sempre in palla André Silva, ecco che le sensazioni non possono che essere positive. Il Milan è partito male, tutto giusto tutto vero, ma il futuro è ancora tutto da scrivere.

 

 

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